Centro Volontari della Sofferenza: il ricordo di Maria Nanni e Marisa Canali

Il 2 giugno, nella chiesa di Voltre, erano in tanti a celebrare il ricordo dei 24 anni di salita al cielo di Maria Nanni, con la messa celebrata da don Roberto Rossi. Presenti i volontari del Cento Volontari per la Sofferenza, i parenti compreso quelli venuti da Firenze, Rimini e poi, amici, conoscenti vari di Maria Nanni e simpatizzanti CVessini.

Nel ricordare l’opera svolta da Maria Nanni negli anni cinquanta e sessanta, si deve tornare al momento in cui ha portato il CVS in Romagna, lavorando di buona lena per ottenere la casa ex-seminario, inaugurata nell’anno 1981, dove poi è nato il Centro Socio Riabilitativo che ospita oggi 22 ragazzi fra diurni e residenziali. Viene da fare l’abbinamento di due vite per tanto tempo insieme, Maria Nanni e Marisa Canali. Maria Nanni morì il 1° giugno 1997, Marisa il 29 maggio ma il funerale si è svolto il 1° giugno di questo mese, coincidenza, fato, forse ci sarà un motivo che non sta a noi conoscerlo, ma ci lascia un po’ perplessi. Perché sono state due figure che hanno vissuto per molto tempo come sorelle e si erano conosciute negli anni cinquanta.

Maria Nanni era poliomielitica e aveva bisogno di essere trasportata e accompagnata fin quando non ebbe una carrozzina, quindi Marisa fu le sue gambe e il suo autista. Con lei andò a Lourdes con l’Unitalsi e poi con il Centro Volontari della Sofferenza andò sia a Lourdes che a Re per gli esercizi spirituali e in tanti altri santuari, sempre insieme. Maria Nanni offrì la sua vita come “volontaria della sofferenza” per i beni della Chiesa, del Papa e per la santità dei sacerdoti, Marisa offrì la sua vita come aiuto ai più bisognosi, ai poveri, fece parte anche della Caritas di Meldola, poi come Ministro straordinario dell’Eucaristia andava da coloro che non potevano recarsi in chiesa, e per 40 anni volontaria al Centro Socio Riabilitativo di Meldola.

A chi chiedeva il suo aiuto non diceva mai di no. Andava anche a far visita agli ospiti della casa Drudi, portando un sorriso che mai le mancava e forse un momento di spensieratezza. Così come ricordiamo il sorriso di Maria Nanni viene spontaneo ricordare quello di Marisa, mai vista arrabbiata, anzi, sempre pronta a sdrammatizzare gli eventi. Quando era libera da questi suoi impegni si dilettava ai lavori ai ferri e all’uncinetto, quanti scialli e pizzi, quante presine che ha fatto e poi sono stati comprati nei mercatini.  Per il CVS è una grande perdita che il tempo attenuerà ma che non potrà farci dimenticare, vivrà nei nostri cuori e ricordi e sarebbe bello prenderne l’esempio e poter dire come lei faceva ogni giorno: “Gesù aiutami a volerti bene”.