Mons. Corazza in isolamento domiciliare; rese note le indicazioni per la Settimana Santa

Il vescovo, mons. Livio Corazza, nei giorni scorsi, durante i suoi impegni pastorali è entrato in contatto con alcune persone positive al coronavirus. In buone condizioni di salute, ha fatto il primo tampone, risultato negativo, e resterà in isolamento domiciliare precauzionale, fino al 19 marzo. “È un altro piccolo sacrificio in questi giorni di preparazione alla Pasqua – afferma mons. Corazza – che offro volentieri al Signore, per tutti gli ammalati, il personale sanitario e quanti si trovano in difficoltà per le conseguenze del covid. Non lasciamoci vincere dalla paura e dallo sconforto, andiamo avanti con responsabilità e fiducia”.

Il Vescovo, in isolamento domiciliare precauzionale per la terza volta, non potrà presenziare ad alcuni impegni già agenda: domenica 14 marzo la celebrazione della messa a San Pietro in Vincoli, in occasione della Giornata della Carità, dove sarà sostituito dal saveriano mons. Giorgio Biguzzi, vescovo emerito di Makeni. Anche giovedì 18 marzo mons. Corazza non potrà presiedere la veglia di preghiera in occasione della festa di San Giuseppe (trasmessa in streaming alle 20 sul canale Youtube della Diocesi) e sarà sostituito dal Vicario generale, don Enrico Casadei. Mons. Corazza continua comunque a guidare la Diocesi ogni giorno attraverso il telefono, le email e le comunicazioni sui social con i suoi collaboratori.

Prosegue nelle parrocchie la celebrazione delle messe nel rispetto delle norme anticovid, mentre, causa zona rossa, sono sospese le attività pastorali, catechismo, oratorio e benedizioni pasquali. Nei centri Caritas parrocchiali sono sospesi i colloqui con gli assistiti, è consentita solo la distribuzione di viveri nel rispetto delle norme anti-covid. Inoltre con una Nota ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e agli operatori pastorali il vicario generale, don Enrico Casadei ha comunicato le disposizioni del Vescovo per le celebrazioni della Settimana Santa, fatte salve ulteriori modifiche delle autorità civili per la prevenzione del coronavirus. Per quanto riguarda la Domenica delle Palme sono vietate le processioni di ingresso alla messa, i rami di ulivo possono essere benedetti evitando che i fedeli tocchino e prendano da sé i rami dal mucchio. Chi ne ha disponibilità, può portare l’ulivo da casa propria oppure riceverlo all’ingresso (o all’uscita) della chiesa dai volontari dell’accoglienza, i quali, indossata la mascherina, e con le mani sanificate (eventualmente con i guanti), vigileranno anche perché non vengano a crearsi assembramenti.

Il Giovedì Santo nella messa della “Cena del Signore” viene omessa la lavanda dei piedi, mentre il Venerdì Santo, l’atto di adorazione della croce mediante il bacio è limitato al solo presidente della celebrazione, e la Via Crucis si svolge con i fedeli fermi al proprio posto. Il Sabato Santo i fedeli che chiedono la benedizione delle uova le tengano sempre con sé, evitando che i recipienti che contengono le uova siano depositati su un medesimo piano, ed eventualmente toccati da mani diverse. La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con l’eventuale coprifuoco.