Meldola, alla casa di riposo Drudi tutto il personale negativo; il 70% è vaccinato

Nurse gives senior adult healthcare worker the Covid-19 vaccine

Il Cda della CRA Drudi di Meldola ha reso noto che il 4 marzo 2021 tutti gli ospiti e il personale della CRA risultano negativi al covid e, con la speranza di poter tornare presto alla normalità, auspica che possano riprendere le visite agli ospiti e i contatti con i propri cari. A tal proposito, sono state ottenute dal gestore rassicurazioni circa la prossima attivazione dalla Stanza degli Abbracci. In seguito a quanto espresso da alcuni consiglieri durante il Consiglio comunale straordinario del 22 febbraio, il Cda ha ritenuto necessario fornire alcune precisazioni.

Relativamente alla richiesta di un presidio medico presente in struttura, va chiarito che la Drudi è una realtà regolata dalle norme regionali in materia di accreditamento che prevedono la gestione socio-sanitaria integrata in capo al gestore (coop. Ancora) individuato con gara espletata nel 2018, senza l’obbligo di una direzione sanitaria. Rilevate le criticità del sistema di accreditamento palesate negli ultimi tragici accadimenti della Drudi, pur riconoscendo il fondamentale contributo di Ausl durante lo scoppio del focolaio pandemico, l’Amministrazione Comunale, di concerto con il Cda e il gestore , ha ritenuto opportuno potenziare in via straordinaria il presidio sanitario in questa fase di emergenza. A tale scopo è stato fornito supporto e collaborazione al gestore nell’individuazione e conferimento di un incarico ad una figura medica appositamente dedicata a svolgere compiti di “coordinamento sanitario”, che si ritengono fondamentali in questa fase emergenziale per la prevenzione di ulteriori contagi.

Consapevole delle criticità determinate dall’elevato turnover dei dipendenti, accentuatosi durante la pandemia per la diffusa difficoltà nel reperimento di personale Oss e infermieristico, il Cda si è attivato al fine di assicurare la continuità socio-assistenziale degli ospiti: infatti sono stati mantenuti costanti rapporti con le organizzazioni sindacali, partecipando alle riunioni convocate e aderendo alla proposta di costituire un Comitato paritetico tra le Ooss, il Cda e il gestore, al fine di evitare l’insorgenza di ulteriori conflitti offrendo un’occasione di confronto fra le parti. Parimenti, a suo tempo, è stata sollecitata la ricostituzione del Comitato dei famigliari che riteniamo essere un importante organo di raccordo fra il Cda e il gestore. In risposta a quanto riportato sulla stampa, non risultano segnalazioni su possibili contatti fra operatori dipendenti di Ancora e della cooperativa Oasi che segue pazienti con patologie psichiatriche; esistono comunque specifici protocolli operativi condivisi che regolamentano i rischi di interferenza fra le varie attività e gli operatori coinvolti.

Relativamente al dato sul personale vaccinato, diversamente da quanto riferito da alcuni consiglieri comunali, si è sottoposta a vaccinazione la stragrande maggioranza degli operatori (oltre il 70%), mentre il dato dei non vaccinati dipende da vari fattori, tra cui la possibile infezione contratta di recente, eventuali controindicazioni alla vaccinazione e, non ultimo, la volontà del singolo di sottoporsi alla vaccinazione. Il Cda ribadisce di essersi impegnato sul fronte emergenziale della pandemia fin dal primo momento, in costante raccordo con l’Amministrazione comunale. Durante questo lungo e difficile periodo, è sempre stato una sola voce attorno al sindaco, con il quale sono stati condivisi tutti i passaggi. Dopo oltre un anno di pandemia, durante la quale ci si è trovati ad affrontare problemi che mai prima d’ora si erano posti e neppure era possibile immaginare, si rende quanto mai necessario affinare il modello di assistenza sociosanitaria alle persone anziane e si auspica che vengano recepite le istanze di riforma dei parametri assistenziali.