L’annuncio della Santa Sede: a Bologna un nuovo Beato, don Giovanni Fornasini
Per don Giovanni Fornasini hanno suonato a festa le campane di Pianaccio, nel bolognese, suo paese natale: sarà presto beato. Giovedì il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il Decreto che riconosce il martirio del Servo di Dio don Giovanni Fornasini, sacerdote diocesano, nato nel 1915 e ucciso, in odio alla fede, a San Martino di Caprara, il 13 ottobre 1944. Diventa certa la sua beatificazione e si resta in attesa di conoscere la data della cerimonia, che sarà fissata nei prossimi mesi e dovrebbe avvenire nella diocesi di Bologna.
“Ringrazio Papa Francesco – ha affermato l’arcivescovo card. Zuppi – per questo nuovo dono alla Chiesa di Bologna e ringrazio quanti hanno lavorato in questi anni per mettere in luce la storia esemplare dei martiri di Monte Sole. La sua e la loro memoria ci aiuterà a testimoniare nella prova la forza dell’amore di Dio e la vicinanza alla gente”. In un comunicato stampa l’arcidiocesi “invita tutti ad unirsi nel ringraziamento al Signore che attraverso la Chiesa pone sul candelabro una luce eroica ed esemplare di amore verso i fratelli fino al dono della vita”. Don Fornasini parroco di Sperticano in Comune di Marzabotto il 13 ottobre 1944, fu brutalmente ucciso a 29 anni a San Martino di Caprara, nel contesto delle stragi da poco perpetrate sulle pendici di Monte Sole, dove insieme alla popolazione furono vittime anche i suoi confratelli: don Ubaldo Marchioni e don Ferdinando Casagrande; alla Botte di Salvaro erano stati fucilati pure insieme a molti rastrellati il salesiano don Elia Comini e il dehoniano padre Martino Capelli. Nei pochi anni del suo ministero sacerdotale, ancora agli inizi, si prodigò instancabilmente in tutta la zona, esponendo più volte la vita per assistere e soccorrere le persone nelle condizioni drammatiche in cui la guerra le aveva ridotte nella valle del Reno. La bicicletta usata da don Giovanni per salire e scendere le pendici di Monte Sole è conservata come reliquia nella nuova chiesa di Castenaso.
Il suo corpo riposa ora nella sua chiesa parrocchiale di Sperticano. Il riconoscimento del martirio in odio alla fede apre dunque la strada alla beatificazione di don Fornasini e “in attesa di venerare con culto pubblico il prossimo beato – conclude il comunicato dell’Arcidiocesi di Bologna – lo possiamo già invocare personalmente come nostro intercessore e amico presso Dio”. “Ho provato una grandissima gioia – ha detto Caterina Fornasini, nipote di don Giovanni che con lui ha condiviso nella canonica di Sperticano gli ultimi due anni di vita dal 1942 al 1944 – e avrei voluto condividerla con il mio papà e la mia mamma che hanno sofferto per le vicende che hanno portato al martirio dello zio. Don Giovanni mi voleva un gran bene ma io, purtroppo da bambina, non riuscivo a ricambiare esplicitamente questo suo sentimento, perchè la sua figura mi incuteva soggezione. Avrei anch’io voluto ringraziarlo ed abbracciarlo per i regalini che mi portava sempre ritornando da Bologna ma restavo rigida come un baccalà”. E il pensiero di Caterina torna alla sua Pianaccio che anche oggi avrà aria di festa con le sue campane che oggi a mezzogiorno, insieme a quelle delle chiese del comprensorio di Marzabotto e Lizzano, suoneranno per don Giovanni. Sul sito della diocesi (www.chiesadibologna.it) sono presenti alcuni approfondimenti sul tema curati da mons. Alberto Di Chio e la riproposta di un documentario su don Giovanni Fornasini preparato dalla redazione di 12Porte, Massimiliano Belluzzi e l’associazione “Amici di don Giovanni Fornasini”.
Luca Tentori