Borsino professioni Romagna, più investimenti per la trasformazione digitale

Sono 11.550 le assunzioni previste nelle province di Forlì-Cesena e Rimini per il primo trimestre del nuovo anno secondo il Bollettino mensile, con orizzonte trimestrale, sui fabbisogni occupazionali, desunto dal Sistema informativo Excelsior – Unioncamere/Anpal. Su base nazionale, gli ingressi previsti nel solo mese di gennaio sono 346.000, di cui l’8,6% (29.900) in Emilia-Romagna – incidenza in crescita rispetto a dicembre 2020. Il 13% del dato regionali, pari a n.3.880 ingressi previsti, attengono all’area di competenza della Camera di commercio della Romagna. Si registra una flessione rispetto alla rilevazione del mese precedente. In entrambe le province di Forlì-Cesena e Rimini, Commercio e Servizi di alloggio/ristorazione/turistici sono ancora i settori che prevedono di assumere di più, come pure il settore delle Costruzioni, seguito da quello dei Servizi alle persone. Nei primi cinque posti per entrate programmate, a Forlì-Cesena anche le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo e a Rimini e provincia i Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio.

Sono disponibili anche i risultati su base annua del sistema Excelsior da cui si evince una contrazione dei fabbisogni di nuova occupazione presso le imprese del 30% rispetto all’anno 2019 e dalla quale emergono informazioni interessanti sui titoli di studio e professioni maggiormente ricercati dalle imprese nel 2020. Dal confronto degli investimenti delle imprese in epoca pre-covid (2015-2019) con quelli post-covid (2020) è emersa una netta crescita di investimenti e spese per Ict, tecnologie 4.0, ma anche in nuovi modelli organizzativi del lavoro (smart-working, etc.), di business (analisi dei big data, digital marketing, etc.)  e per la sicurezza dei luoghi di lavoro; elementi che spingono verso l’alto la richiesta di professionisti e d esperti in questi ambiti.

In particolare risultano molto richiesti i qualificati e diplomati professionali dell’indirizzo ristorazione, meccanico e servizi di vendita ed edile. Tra le professioni con le maggiore difficoltà di reperimento risultano gli specialisti di saldatura elettrica (71,4%), i saldatori e tagliatori a fiamma (61,8%), gli attrezzisti di macchine utensili (61,8%) e gli istallatori di linee elettriche/riparatori/cavisti (56,7%). Sono, inoltre, preferiti i diplomi ad indirizzo amministrazione, finanza e marketing, seguiti dal meccanico, meccatronico e dal socio-sanitario. Tra le professioni difficili da reperire si evidenziano i periti e agenti immobiliari (oltre il 65%) così come i rappresentati di commercio (55,2%) e anche i tecnici esperti in applicazioni informatiche.

Per quanto attiene alla formazione universitaria, infine, sono richiesti soprattutto i profili professionali con una laurea ad indirizzo economico, a seguire quelle di indirizzo insegnamento e formazione, di ingegneria elettronica e dell’informazione e di indirizzo sanitario e paramedico. Per quanto numericamente inferiori, permangono difficoltà di reperimento di determinate figure professionali di profilo elevato, quali i tecnici programmatori nel 67,8% dei casi, gli analisti e progettisti di software nel 65%, gli specialisti in contabilità e problemi finanziari nel 54,9%.

I risultati dell’indagine per la provincia di Forlì-Cesena

L’indagine rileva 6.100 entrate previste nel primo trimestre 2021, di cui 2.070 nel solo mese di gennaio. Di queste, il 75% riguardano lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze) e il restante 25% lavoratori con forme contrattuali diverse (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze). Le entrate previste nei primi 5 settori di attività nel mese gennaio e nel primo trimestre 2021 ammontano rispettivamente a: 470/1240 per il commercio; 190/540 nelle costruzioni; 170/710 per i servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici; 170/370 nelle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo e 160/640 per i servizi alle persone.

Le previsioni di assunzioni per i giovani con meno di 30 anni riguardano il 27% dei casi, mentre il 10% delle entrate previste è destinato a personale laureato (percentuali in calo rispetto ai periodi precedenti). Il 23% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici, quota che si mantiene inferiore alla media nazionale (30%), pur in crescita rispetto al mese precedente. In 37 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà nel trovare i profili desiderati. Da Excelsior Informa 2020, bollettino annuale, emergono alcune tendenze che hanno caratterizzato la ripartenza delle imprese post Covid-19 per il territorio forlivese-cesenate e che fanno leva sulla trasformazione digitale. In particolare, risulta che il 39% delle imprese ha investito in sicurezza informatica (contro il 30% in periodo pre Covid-19); il 47% ha adottato nuove regole per sicurezza sanitaria (contro il 26%) e il 39% ha investito nel digital marketing (contro il 23%).