Cisl Romagna, cassa integrazione: numeri da record anche sul nostro territorio
“I dati elaborati dalla Cisl Emilia Romagna – afferma il Segretario della Cisl Romagna Francesco Marinelli -certificano l’enorme impatto che la crisi ha avuto sul lavoro in Romagna. Lo studio evidenzia infatti come le ore di cassa integrazione autorizzate da gennaio a settembre del 2020 nelle tre province romagnole non abbiano precedenti storici: quasi 48 milioni di ore (47.814 .367). Fondamentale per la tenuta economica e sociale del nostro territorio è stata la proroga, fortemente richiesta dai sindacati, degli ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti fino marzo a 2021. Ma le ulteriori chiusure di questi giorni ed una possibile terza ondata pandemica con ulteriori chiusure, ci obbligano a riflettere sull’ urgenza di investimenti mirati ed una riforma organica degli ammortizzatori sociali”.
Tra gennaio e settembre 2020, la provincia romagnola con il numero più alto di ore di cassa integrazione autorizzate è stata quella di Forlì-Cesena con 18 milioni di ore (18.004.548), a seguire Ravenna con 15 milioni (15.626.047) ed infine Rimini con 14 milioni (14.183.772). Per capire la grandezza di questi numeri è possibile paragonarli alle ore di cassa integrazione autorizzate negli stessi mesi del 2009, nel pieno della crisi finanziaria, quando le ore di cassa integrazione autorizzate in Romagna sono state 7 milioni (7.300.391; 2.131.879 a Rimini; 2.205.713 a Ravenna e 2.962.799 a Forlì-Cesena). Ovviamente la crisi che stiamo vivendo non è paragonabile a nessuna delle precedenti, dovendoci confrontare con periodi di vera e propria chiusura delle aziende, ma il paragone offre una idea chiara della sofferenza che stanno vivendo aziende e lavoratori oggi. Il ramo più colpito è stato certamente l’industria che incide sul totale delle ore autorizzate per il 73% a Forlì- Cesena, il 64% a Ravenna e il 53% a Rimini. A seguire i settori più colpiti sono il commercio e l’edilizia.
Se il picco di ore autorizzate è stato nel mese di aprile (7,6 milioni di ore autorizzate a Forlì-Cesena, 5,2 a Ravenna e 4.4 a Rimini) durante l’estate e soprattutto nel mese di settembre si è registrato un netto calo (1.4 milioni di ora a Forlì-Cesena; 700 mila a Ravenna e 667 mila a Rimini), ma purtroppo gli ultimi dati regionali evidenziano nel solo mese di ottobre un nuovo aumento delle ore di cassa integrazione autorizzate del 28% rispetto al mese precedente, ovviamente a causa delle nuove chiusure previste per arginare la seconda ondata pandemica.
Forlì-Cesena:
Forlì-Cesena genaio-settembre ore di cassa integrazione autorizzate | |||
Tipologia di cassa | 2009 | 2019 | 2020 |
Ordinaria | 2.466.628 | 422.102 | 13.992.651 |
Straordinaria | 97.815 | 313.182 | 302.730 |
Deroga | 398.356 | 3.709.167 | |
tot | 2.962.799 | 735.284 | 18.004.548 |
Nella provincia di Forlì-Cesena le ore di cassa integrazione autorizzate sono state 18 milioni (18.004.548), in maggioranza di cassa integrazione ordinaria (quasi 14 milioni). Il 73% ore autorizzate nel settore industriale (13.137.774) percentuale più alta di tutta la Romagna, e il 19% nel commercio (3.493.536). Valutando il solo periodo estivo luglio-settembre, nel settore industria il ramo maggiormente colpito è stato quello della meccanica, che ha inciso per quasi il 40% delle ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria mentre, nello stesso periodo, la maggioranza della cassa integrazione in deroga è stata impiegata per i servizi.
Ravenna:
Ravenna gennaio-settembre ore di cassa integrazione autorizzate | |||
Tipologia di cassa | 2009 | 2019 | 2020 |
Ordinaria | 1.515.797 | 333.907 | 10.703.558 |
Straordinaria | 416.742 | 1.121.627 | 670.789 |
Deroga | 273.174 | 4.251.700 | |
tot | 2.205.713 | 1.455.534 | 15.626.047 |
Nella provincia di Ravenna le ore di cassa integrazione autorizzate sono state 15 milioni (15.626.04718). Il 64,5% ore autorizzate è riferibile ad aziende del settore industriale (10.077.840), e il 25,5% nel commercio (3.990.015). Tra luglio e settembre 2020 nel settore industria il ramo maggiormente colpito è stato quello della meccanica, che ha inciso per quasi il 53% delle ore autorizzate tra luglio e agosto ed il 59% della cassa integrazione straordinaria nel mese di settembre. Mentre la maggioranza della cassa integrazione in deroga è stata impiegata per i servizi.
Rimini:
Rimini gennaio-settembre ore di cassa integrazione autorizzate | |||
Tipologia di cassa | 2009 | 2019 | 2020 |
Ordinaria | 1.706.807 | 407.202 | 8.859.345 |
Straordinaria | 369.981 | 578.321 | 336.855 |
Deroga | 55.091 | 4.987.572 | |
tot | 2.131.879 | 985.523 | 14.183.772 |
Nella provincia di Rimini le ore di cassa integrazione autorizzate sono state 14 milioni (14.183.772). Il 59,18% ore autorizzate nel settore industriale (8.394.136) e il 34% nel commercio, il dato più alto rispetto alle altre due province romagnole (19%Forlì-Cesena; 25,5% Ravenna), sia come percentuale sul totale sia come numero di ore (4.823.686 ore autorizzate a Rimini; 3.493.536 a Forlì-Cesena; 3.990.015 a Ravenna). Durante il periodo estivo (luglio-settembre) per la provincia di Rimini nel settore industria il ramo maggiormente colpito è stato quello della meccanica, che ha inciso per circa il 43% delle ore di cassa ordinaria autorizzate tra luglio e settembre2020. Mentre la maggioranza della cassa integrazione in deroga è stata impiegata per i servizi.
Lo studio della Cisl Emilia Romagna evidenzia anche le ore di cassa integrazione nelle diverse attività economiche, classificate tramite codice Ateco 2002. Rispetto alle altre province romagnole, Forlì-Cesena registra in Romagna la percentuale più alta, sul totale autorizzato, di ore di cassa integrazione per le aziende settore calzaturiero e della preparazione del cuoio, 9,28%, distretto infatti molto importante nella zona del Rubicone. A Ravenna invece si registra la percentuale più alta sul totale di ore di cassa integrazione autorizzate, per aziende di costruzioni (11% RA, 8,7%RN, 9% FC). Sia a Ravenna che a Rimini si evidenziano alti livelli di ore richieste di cassa integrazione sul totale autorizzato per alberghi e ristoranti (5,5%), mentre Rimini è la provincia romagnola con il più alta percentuale di ore di cassa integrazione autorizzate sul totale per le aziende di commercio al dettaglio (13,43 RN%, 7,84% RA, 4,57% FC).
Ore di cassa gennaio-settembre incidenza% dell’autorizzato sul totale autorizzati in ogni territorio | ||||
Preparazione e concia cuoio, calzature | costruzioni | Alberghi e ristoranti | Commercio al dettaglio | |
FC | 9,28% | 9,07% | 1,3% | 4,57% |
RA | 0,47% | 11% | 5,58% | 7,84% |
RN | 0,41% | 8,7% | 5,7% | 13,43% |
I dati relativi alle ore di cassa integrazione autorizzate tra gennaio e settembre sono un record preoccupante. “Tantissimi sono stati i lavoratori – ricorda il segretario della Cisl Romagna – che la crisi ha messo duramente in difficoltà e si sono rivolti ai nostri uffici per avere informazioni sui bonus previsti dal governo, ma anche sui buoni spesa comunali o aiuti per l’affitto. Molto importante è stata quindi la firma il 15 dicembre del Patto per il Lavoro e per il Clima, che indica chiari obiettivi economici e sociali per il nostro territorio e pone proprio tra i suoi punti principali l’incentivazione di politiche a contrasto alle disuguaglianze, che la crisi ha purtroppo accentuato”.
“Ora diventa urgente – conclude Francesco Marinelli – una riforma organica degli ammortizzatori sociali. Nel nostro paese ci sono troppi lavoratori non coperti dagli ammortizzatori sociali con la conseguenza di avere lavoratori di serie a e altri di serie b. Nelle situazioni difficili si deve dare sostegno a tutti, quindi il nostro obiettivo sarà quello di mettere in campo una riforma degli ammortizzatori sociali che tenga in considerazione due aspetti: una ammortizzatore universale che comprenda tutti i comparti, anche quelli che oggi sono esclusi, e dall’altra parte tempi rapidi e certi nell’erogazione perché per troppi lavoratori gli aiuti sono arrivati con tempi non accettabili”.