Il messaggio del Vescovo Corazza all’Associazione Amici del Presepio di Forlì
Carissimi volontari dell’Associazione nazionale Amici del Presepio sez. di Forlì, vi ringrazio di cuore per la bella e gradita sorpresa che anche quest’anno mi avete fatto, allestendo il presepio in Vescovado. Non deve essere un gesto scontato perché è sempre accolto con grande stupore.
Posso dire di essere nato con il presepe in casa; già dopo pochi giorni dalla mia nascita e dal mio battesimo (il 6 dicembre), i miei occhi certamente avranno visto e percepito la presenza del presepe, che ogni anno i miei fratelli e mia sorella allestivano nella stanza più calda della casa.
La meraviglia si ripeteva ogni anno, anche se le statuine erano sempre le stesse. Con qualche piccolo cambiamento, ancora oggi le statuine sono sempre quelle, eppure la meraviglia ogni volta si rinnova. Mentre vi scrivo queste righe, realizzo e comprendo in tutta evidenza che quest’anno, per la prima volta, non riuscirò a vedere il presepe della mia famiglia, per i noti motivi.
Vi ringrazio perché siete riusciti a proporre il presepio anche in altri luoghi, in particolare in ospedale, dove si trovano sia coloro che soffrono sia coloro che lottano con forza e dedizione per alleviare le sofferenze. Quest’anno papa Francesco, con le sue parole, ci ha aiutato a soffermarci un po’ di più sulla persona di san Giuseppe che, come ogni papà, ad ogni nascita di bambino, è un protagonista un po’ defilato.
E invece, ancora di più oggi, abbiamo bisogno di padri. Ci ha detto Francesco: “Padri non si nasce, lo si diventa. E non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti” (Patris corde, n.7).
In questi mesi abbiamo toccato con mano quanto sia importante custodirci gli uni gli altri. Con amore e responsabilità. Nel nascondimento e nella capacità di donazione. Nella libertà di amare, consapevoli che supereremo questi momenti solo se saremo uniti e se sapremo trasformare la fragilità e la debolezza in amore e solidarietà.
Grazie, perché con il presepio ci aiutate a ricordare il sorprendente e straordinario messaggio del Natale, così importante oggi e sempre, per noi e per tutti.
+ Livio Corazza