Formula Servizi inizia l’autoproduzione di mascherine chirurgiche 

Potranno essere 400mila, per singolo turno di lavoro, le mascherine chirurgiche che saranno prodotte da Formula Servizi nella sede di Forlì ogni mese. La cooperativa romagnola ha infatti acquistato una macchina, del valore di circa 270mila euro che ha iniziato oggi a produrre la mascherine che impiegheranno gli operatori di Formula Servizi e Formula Servizi alle Persone impegnati nei vari settori in cui le aziende operano: dai servizi presso gli ospedali e nelle residenze sanitarie assistenziali, a tutti quei servizi ordinari di logistica, pulizie, manutenzioni, portierato e servizi informativi presso i call center attivati anche per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

“Autoprodurre la mascherine chirurgiche – dichiarano Massimiliano Mazzotti e Antonella Conti, rispettivamente direttore generale e presidente di Formula Servizi – ha una doppia valenza per la nostra realtà: da un lato ci permette di non dipendere da altre aziende nei rifornimenti di una dotazione fondamentale per l’attività dei nostri operatori, dall’altra ci consente di occuparci direttamente della qualità di un dispositivo importantissimo per preservare la salute e la sicurezza di chi lavora con noi”.

Le mascherine prodotte da Formula Servizi, che ha avviato la procedura per la loro certificazione come Dispositivo Medico della tipologia 2R – con caratteristiche quindi di idrorepellenza, necessaria per l’utilizzo in ambiente ospedaliero – , sono a “km zero” perché prodotte con materie prime italiane, scelta finalizzata ad avere garanzie di continuità nella produzione anche in caso di limitazioni nella logistica di reperimento di questi prodotti. Le mascherine prodotte in eccedenza, rispetto alle necessità durante lo svolgimento delle attività, verranno poi messe a disposizione dei 3 mila lavoratori e collaboratori del gruppo Formula ad un prezzo calmierato, per un utilizzo nelle socialità personali e famigliari di ciascuno. In caso di necessità, Formula Servizi potrà incrementare la produzione al fine di soddisfare un’eventuale maggiore domanda. Anche il ciclo di vita della mascherina è stato considerato da Formula Servizi, che si è dotata di un bidone “inertizzatore”, che rende la mascherina usata – quindi potenzialmente infetta – un normale rifiuto indifferenziato qualsiasi.