Un premio in memoria di Dino Amadori per chi si prodiga in attività umanitarie

Un esempio e un riferimento per tutta l’oncologia italiana, non solo per le indubbie capacità di medico e ricercatore dimostrate nel corso di una carriera esemplare, ma anche per l’empatia sempre dimostrata nei confronti dei pazienti. Nel professor Dino Amadori l’uomo e il medico non erano mai figure distinte ma un’unione inscindibile, capace di dar ancor maggior valore alla sua azione di scienziato. Per questo, per onorare la memoria del grande oncologo scomparso lo scorso 23 febbraio e, soprattutto, far risaltare il valore universale dei suoi insegnamenti, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha deciso di istituire un Premio a lui dedicato: un riconoscimento destinato a chi si è distinto in iniziative di solidarietà e attività umanitarie. Il ricordo ribadisce quanto il professor Amadori sia stato un riferimento per Aiom: per anni consigliere, infatti, ne fu presidente dal 1997 al 1999 ricevendo anche il prestigioso Premio alla carriera nel 2012.

Il premio è stato conferito giovedì 29 ottobre durante la giornata inaugurale del 22° Congresso Nazionale Aiom al dottor Luigi Cavanna, direttore del Dipartimento di oncologia-ematologia dell’Azienda Usl di Piacenza, per l’iniziativa da lui promossa e realizzata in zone ad alto rischio a beneficio delle persone contagiate da Covid-19.

Tra i progetti più cari al professor Amadori, fondatore nel 1979 dell’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior), una tra le realtà di volontariato più importanti in Italia, era il patto di gemellaggio tra Istituto Tumori della Romagna Irst Irccs e il Bugando Medical Centre di Mwanza (Tanzania). Un patto nato per sviluppare nell’Africa sub-sahariana le competenze e le strutture necessarie per contrastare efficacemente le principali neoplasie. Grazie anche all’azione dell’Associazione “Vittorio Tison” di cui Amadori era fondatore e presidente, l’ospedale tanzanese nel corso del tempo è riuscito a dotarsi di un’anatomia patologica, di un’oncologia e di una moderna struttura per radioterapia, diventando così un modello per quella parte del continente africano.

L’intitolazione di un premio al professor Amadori – approvata dal Consiglio Direttivo Aiom dello scorso giugno – è stata promossa dal dottor Ugo De Giorgi (Direttore dell’Uro-ginecologia e dell’equipe Mammella dell’Istituto Tumori della Romagna Irst Irccs) ed è stata fortemente sostenuta dal dottor Gabriele Luppi, coordinatore della sezione Aiom dell’Emilia-Romagna, a testimonianza dell’affetto e della stima nei confronti del professor Amadori di tutti i colleghi oncologi.