Teatro Diego Fabbri, al via i due percorsi di “APeRTure” dedicati a comico e moderno

Accademia Perduta/Romagna Teatri riapre le porte dei teatri romagnoli al pubblico, agli artisti, allo spettacolo dal vivo con il progetto “APeRTure”: spettacoli brillanti, tra contemporaneità e comicità, programmati già dal mese di ottobre, a sale contingentate e nell’imprescindibile e assoluto rispetto di tutte le norme in vigore per la sicurezza. “APeRTure” è un progetto sviluppato per tutti i teatri gestiti e diretti da Accademia Perduta in Romagna, un territorio che, con il suo pubblico appassionato e colto, ha sempre dimostrato di considerare il teatro come elemento centrale del suo sviluppo culturale. Valorizzazione teatrale e condivisione è, in sintesi, il lavoro che Accademia Perduta porta avanti da anni in dialogo con le istituzioni locali e regionale e che delinea una progettualità su vasta scala per la vita culturale e sociale e di conseguenza il senso civico della comunità.

A poche settimane dalla chiusura dell’entusiasmante stagione estiva all’Arena San Domenico, i cui risultati in termini di presenze e partecipazione hanno dimostrato il desiderio del pubblico di tornare a vivere le emozioni dello spettacolo dal vivo, l’Amministrazione Comunale di Forlì e Accademia Perduta sono liete di presentare il progetto “Forlì APeRTure”, pensato appositamente per la ripartenza del teatro Diego Fabbri e proposto quale prima parte della Stagione 2020/2021, realizzata come sempre con il prezioso sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. “Forlì APeRTure” coinvolgerà Artisti di primo piano, vasto seguito e alto profilo della scena teatrale nazionale: Simone Cristicchi, Drusilla Foer, Lella Costa, Gioele Dix, Davide Enia, Alessandro Bergonzoni, Vito, Maria Pia Timo, Frank Matano.

Come si può evincere dai soli nomi che ne saranno protagonisti, “Forlì APeRTure” seguirà due distinti percorsi: il percorso “contemporaneo” (“APeRTure Moderne”), con Simone Cristicchi, Drusilla Foer, Lella Costa, Davide Enia, Gioele Dix; il percorso “brillante” (“APeRTure Comiche”), con Alessandro Bergonzoni, Vito, Maria Pia Timo, Frank Matano. “Forlì APeRTure” non prevede formule di abbonamento bensì l’acquisto di biglietti e/o carnet di biglietti per i quali sarà data prelazione ai titolari di abbonamento al Moderno (per il primo percorso) e Comico (per il secondo) della Stagione 2019/2020. Il Diego Fabbri sarà un teatro sicuro in quanto saranno applicati tutti i relativi protocolli ministeriali; il personale di sala avrà cura di fare rispettare le norme previste dai Decreti in vigore e il pubblico sarà tutelato nel miglior modo possibile: oltre al distanziamento garantito dai posti contingentati, sarà necessario indossare la mascherina dal momento dell’ingresso, durante lo svolgimento delle rappresentazioni e fino all’uscita dal Teatro.

La seconda parte di stagione, programmata nel 2021, prevede la messa in scena dei diversi percorsi artistici che hanno delineato l’offerta artistica delle più recenti stagioni del Diego Fabbri. Considerate le incertezze del momento, però, le sue modalità di svolgimento dovranno necessariamente confrontarsi con l’evoluzione della condizione pandemica e con i relativi Decreti / Ordinanze che saranno emanati e sarà, pertanto, presentata prossimamente.

APeRTure Moderne

L’inaugurazione delle “APeRTure Moderne” è affidata a Simone Cristicchi con “Esodo”. L’esodo istriano rivive tra musica e racconti portati in scena dal bravo artista romano: si rievoca il dramma delle foibe e dell’esodo istriano avvenuto alla fine della seconda guerra mondiale quando quei territori furono occupati dall’esercito popolare di liberazione della Jugoslavia del maresciallo Tito e quindi annessi alla Jugoslavia. Anche se l’argomento che Cristicchi affronta è tragico, lo spettacolo di amore ne contiene parecchio, la denuncia della malvagità umana passa attraverso la forza del bene. Passando con disinvoltura dalla recitazione al canto il protagonista vuole arrivare all’anima del pubblico restituendo valore e dignità alle vicende di ogni singolo individuo (29 ottobre ore 21.00).

Drusilla Foer presenterà uno spettacolo tratto da “Amore e Psiche” di Apuleio, “Venere nemica”. La dea immortale, quindi tutt’ora esistente, vive lontano dall’Olimpo e dai suoi odiati parenti. Dopo aver girovagato per secoli, abita attualmente a Parigi fra i mortali. Non essendo gli Dei più creduti, la dea della bellezza e dell’amore finalmente può permettersi di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere. Ricordando in un flashback comico e tragico, la vicenda di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale proietta – da suocera nemica – tutto il suo rancore di Dea frustrata e insoddisfatta, Venere si vendica “sulla straordinaria mortale, creduta venere in terra” (21 novembre ore 21.00). 

Lella Costa rende omaggio al genio di Franca Valeri interpretando uno dei suoi più celebri testi, “La vedova Socrate”. Ispirato a “La morte di Socrate” di Friedrich Dürrenmatt, la pièce è un concentrato di ironia corrosiva e analisi sociale, rivendicazione disincantata e narrazione caustica. L’ambientazione è la bottega di antiquariato di Santippe, la moglie del filosofo tramandata dagli storici come una delle donne più insopportabili dell’antichità. Santippe si sfoga per tutto quello che le hanno fatto passare gli amici di Socrate come Aristofane e Alcibiade, una masnada di buoni a nulla a cominciare da Platone, il principale bersaglio polemico dello spettacolo. Lei non sopporta che abbia usurpato le idee del consorte, anche se fu molto fedele nel riportarle e alla fine pensa di poter scrivere un dialogo lei stessa: protagoniste, però, le donne (30 novembre ore 21.00).

Gioele Dix torna in scena con un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità: “Voglio essere figlio di un uomo felice”. Un viaggio che usa come guida l’Odissea toccando liberamente, lungo il percorso, autori molto amati e illuminanti legami con la storia personale e familiare dell’attore. Gioele Dix racconta e approfondisce una vicenda letteraria e umana ricca di simboli, recitando, raccontando, leggendo, e commentando, sempre insieme al pubblico. Un recital vivace e documentato, fra suggestioni colte, rimandi alla contemporaneità e tratti di improvvisa e affilata ironia (21 dicembre ore 21.00).

L’ultimo appuntamento di questo percorso sarà “maggio ’43” di e con Davide Enia e nuova co-produzione di Accademia Perduta e Fondazione Sipario Toscana. Il lavoro trae linfa da interviste a persone che subirono i bombardamenti del maggio ’43 a Palermo, e ne uscirono miracolosamente illese. Dalla loro narrazione e dai frammenti di memoria raccolti inizia l’elaborazione drammaturgica, che scompone e intreccia e rielabora queste testimonianze, per poi incastonarle in un’unica storia. Erano tempi cupi, in cui necessario era ingegnarsi per riuscire a sopravvivere. Erano tempi atroci, in cui la morte cadeva inattesa dall’alto o dal basso dei mercati neri, che stritolavano con prezzi schizzati alle stelle. Erano tempi malati e bugiardi, tempi cinici e bari. Tempi che assomigliano a quelli di oggi (14 gennaio 2021, ore 21.00).

APeRTure Comiche

Le “APeRTure Comiche” saranno invece inaugurate da Alessandro Bergonzoni con “Trascendi e sali”, uno spettacolo dove il disvelamento anticipa la sparizione, dove la comicità non segue un ritmo e dove a volte le radici artistiche vengono mostrate per essere subito sotterrate di nuovo. Trascendi e sali è vettore artistico di tolleranza e pace, colmo di visioni che, magari, riusciranno a scatenare le forze positive esistenti nel nostro essere. Il comico si interroga per confessare e chiedere; tornare a indicare quello che “sicuramente forse” lui vede prima degli altri (13 novembre ore 21.00).

Vito in “Storie della Bassa” racconta le radici della sua maschera emiliana. I protagonisti sono donne e uomini padani, personaggi zavattiniani legati alla terra e al buon cibo e quindi all’amore, simboli di quell’identità che parte da Bertoldo, passa per Zavattini e arriva fino a Fellini, quello di Amarcord. Ci sono storie vere e storie inventate, personaggi fantastici e personaggi reali, tutti accumunati dall’essere surreali in uno spettacolo di atmosfere, che narra di un mondo che non c’è più. Un universo surreale e affascinante, quello della “Bassa” che Zavattini amava descrivere, con una riga, “quando c’è la nebbia diventa un tutt’uno tra cielo e terra” (12 dicembre ore 21.00).

Può un’attrice comica mettere in ordine la vostra vita che, dopo la pausa forzata della quarantena, rischia di riprendere i ritmi logoranti di prima? Siamo cambiati o torna tutto uguale? Maria Pia Timo in “Una donna di prim’ordine” presenta un divertente e accorato a-solo per la ricerca della felicità in uno spettacolo che forse cambierà un po’ le nostre abitudini. Il “logorio della vita moderna”, per citare un vecchio Carosello, ci ha fatto apprezzare l’eremitaggio monacale della quarantena. Controsensi, rimedi, teorie scientifiche e non, riflessioni, metodi giapponesi, metodi della nonna, utopie e assurdità del nostro vivere… e, soprattutto, tante risate (27 dicembre ore 21.00).

L’idolo della tv e del web Frank Matano è pronto a sorprendere – e farsi sorprendere – con “Franci”, uno show senza regole! In compagnia di Francesco Aurienzo, conosciuto per la prima volta sul palco del programma tv I”talia’s Got Talent” in cui uno è giudice l’altro è concorrente, scocca un colpo di fulmine. Frank si innamora della timidezza e dell’umorismo irresistibile di Arienzo, Francesco viene rapito dall’esplosività e dalla creatività folgorante di Matano. I due artisti decidono allora di lavorare insieme ad uno spettacolo nel quale convivono sketch inediti, racconti personali, monologhi esilaranti, e dialoghi surreali con il pubblico. Nasce così un folle corto circuito che dà vita ad una miscela esplosiva e imprevedibile (19 gennaio 2021, ore 21.00).

Family

Il Teatro Diego Fabbri non dimentica il suo pubblico “in erba” e, già in questa prima parte di Stagione, è lieto di offrire i primi appuntamenti con la tradizionale rassegna “Family”, programmati nei pomeriggi dei giorni festivi a ingresso gratuito. Domenica 15 novembre alle 17.00, la compagnia La Piccionaia presenterà lo spettacolo “Favole al telefono”, uno spettacolo che “gioca” con il celebre capolavoro di Gianni Rodari usando il video creato dal vivo, con la tecnica del tele-racconto sotto gli occhi dei giovani spettatori. Martedì 8 dicembre alle 17.00, sarà la volta di “Giro della Piazza”, uno spettacolo della compagnia Madame Rebiné. Giro della Piazza è uno spettacolo “ciclo-comico” coinvolgente in cui gli attori sono chiamati a una prova di resistenza al limite della performance, con tanti momenti di interazione col pubblico. Domenica 20 dicembre alle 17.00, la Fondazione Sipario Toscana andrà in scena con “Ecila, Alice a rovescio”, spettacolo di teatro d’attore e clownerie liberamente ispirato ad “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll. Mercoledì 6 gennaio 2021 alle 17.00, la compagnia Accademia Perduta presenterà infine “Un topo… due topi… tre topi… Un treno per Hamelin”, spettacolo scritto e diretto da Claudio Casadio e ispirato alla celebre fiaba “Il pifferaio magico”. Uno spettacolo magico e divertente che conduce il pubblico dei bambini ad una riflessione profonda sull’importanza dell’onestà di chi governa un paese. Gli attori, accompagnati in scena da musiche eseguite dal vivo, danno vita ad innumerevoli personaggi in una scenografia che, come una scatola magica, si trasforma, dando vita a suggestive ambientazioni e continue sorprese.

Info: tel. 0543.26355; e-mail teatrodiegofabbri@accademiaperduta.it.