A Predappio la lotta agli afidi si fa col metodo biologico delle coccinelle

L’Amministrazione comunale di Predappio quest’anno ha scelto di effettuare i trattamenti contro gli afidi presenti negli alberi del viale principale della cittadina utilizzando un metodo biologico e cioè l’uso delle coccinelle. L’intervento è stato realizzato in collaborazione con la ditta “Mito Sistema Ambiente srl” di Cesena, azienda multiservizi specializzata nel controllo degli infestanti e la lotta biologica. “Questa azione ha avuto un valore importantissimo, in quanto ha consentito di evitare l’uso di pesticidi nocivi per l’ambiente in favore dei metodi biologici previsti dal Piano di azione nazionale e dal protocollo regionale che regolamenta i trattamenti nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili”, spiega l’assessore con delega ai servizi ambientali Carla Ravaglia.

Gli afidi sono insetti infestanti che di norma si insediano sugli organi verdi della pianta. Le maggiori infestazioni si verificano tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Raramente determinano la morte delle piante colpite, tuttavia le indeboliscono. L’Adalia bipunctata è una coccinella tipica dei nostri ambienti, un predatore formidabile di afidi, sia allo stadio di larva che di quello di adulto. Le femmine adulte depongono le uova in piccoli gruppi nei pressi delle colonie di afidi, successivamente le larve neonate iniziano a nutrirsi di prede, inizialmente ricercando quelle più vicine e di più ridotte dimensioni. Successivamente acquistano grande mobilità ed estendono la loro azione in un raggio più ampio.

La ditta incaricata ha effettuato a seguito del lancio diverse azioni di monitoraggio e controllo dei risultati per verificarne l’efficacia. Come previsto le coccinelle hanno impedito lo sviluppo di melata (che in genere rappresenta il segnale inconfondibile della presenza di afidi), un liquido zuccherino che cadendo dalla pianta imbratta automobili, panchine, marciapiedi e recinzioni private. “Il beneficio inoltre è stato usufruito anche dai cittadini – prosegue l’assessore Ravaglia – in quanto le coccinelle si sono spostate anche all’interno di orti e giardini evitando il proliferarsi degli afidi sia nelle piante che nei fiori”. Questi piccoli insetti utili a deporre fino a 300 uova nel corso della loro vita, possono vivere dai 3 ai 6 mesi, passando l’inverno spesso solitari o in colonie fra ai sassi e pietre o le cortecce degli alberi, nei magazzini o all’interno delle case. “Ciò significa – conclude l’assessore – che nella primavera successiva potremmo trovare ancora negli alberi della città le antenate delle coccinelle che abbiamo lanciato nella primavera scorsa. Ci auguriamo che anche gli altri comuni della regione seguano l’esempio virtuoso del Comune di Predappio”.