Taglio del nastro per il nuovo laboratorio di saldatura nella Casa Circondariale di Forlì

Si è inaugurato, venerdì 25 settembre, presso la Casa Circondariale di Forlì, il nuovo laboratorio produttivo di saldatura, nato con l’intento di insegnare un mestiere ai detenuti e offrire loro una professionalità che possa essere spendibile al termine della pena. In collaborazione con Techne, ente di formazione che opera da oltre 20 anni in carcere, il laboratorio nasce come spin off del laboratorio di metalmeccanica “Altremani”, che funge da coordinamento dei laboratori produttivi interni al carcere.

“Dal 21 luglio – spiega Lia Benvenuti, direttore generale di Techne – 5 detenuti sono impegnati in un percorso formativo sulla saldatura che prevede una parte teorica ed una parte pratica da svolgere in laboratorio, a seguito della quale verranno realizzati tirocini formativi all’interno del laboratorio stesso”. Al taglio del nastro hanno partecipato Gian Luca Zattini, sindaco del Comune di Forlì; Paola Casara, assessore alle Politiche per l’impresa, Servizi educativi, Scuola e formazione del Comune di Forlì; Rosaria Tassinari, assessore al Welfare, Politiche per la famiglia, pace e diritti umani; Luca Ferrini, assessore allo Sviluppo Economico, Legalità e Sicurezza del Comune di Cesena; Palma Mercurio, direttore Casa Circondariale di Forlì; Gabriele Passerini, consigliere della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì; Kevin Bravi, presidente Regionale Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Romagna. Ha coordinato i lavori Lia Benvenuti, direttore generale di Techne.

Nonostante il difficile anno in corso, da un’idea di Techne in collaborazione con l’impresa Cepi Spa e la cooperativa Lavoro Con, è nato questo nuovo ambizioso Progetto che offre concrete possibilità di riscatto alle persone in carcere che saranno quotidianamente impegnate a realizzare opere di saldatura, rispondendo a concrete commesse del territorio. Il progetto è stato realizzato anche grazie al sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e al contributo degli architetti Alberto Ridolfi e Daniela Orioli per la progettazione dei lavori.

“Obiettivo ultimo – sottolinea Palma Mercurio, direttore della Casa Circondariale di Forlì – è far diventare il laboratorio, nel giro di breve tempo, un’esperienza produttiva soprattutto dal punto di vista occupazionale, formando persone in un profilo professionale fortemente richiesto dal mercato, capace di offrire ottime prospettive di inserimento lavorativo al termine della pena”. “Inizialmente il Laboratorio occuperà 5 detenuti – spiega Lia Benvenuti, direttore generale Techne – e il nostro ente coordinerà e monitorerà quotidianamente le attività al fine di raggiungere, fin da subito, buoni indici produttivi e qualitativi. Una volta a regime, il laboratorio vedrà i detenuti assunti dalla cooperativa Lavoro Con”.

Intanto già arrivano le prime commesse dalle imprese Cepi e Ated 2. All’evento sono anche intervenuti imprenditori della Cangini Benne e della Cdr Lamiere che guardano con interesse al nuovo laboratorio anche in un’ottica di future collaborazioni. “Un bellissimo progetto – sottolinea il sindaco di Forlì  Gian Luca Zattini – nato in periodo difficile che ha tutte le premesse per garantire ottimi risultati e dare un positivo segnale di ripartenza ai detenuti ed al territorio”.

Quattro sono i laboratori ad oggi attivi nel carcere di Forlì ovvero il laboratorio di metalmeccanica, Altremani, nato nel 2006, che si occupa di assemblaggio per conto delle imprese Mareco Luce, Vossloh Schwabe, Cepi e Ated 2 con i detenuti assunti dalla Cooperativa Lavoro Con; il laboratorio Manolibera, nato nel gennaio 2011, che produce carta artigianale realizzata secondo una tecnica di lavorazione arabo-cinese del tutto naturale che si basa sullo spappolamento e l’omogenizzazione della carta di recupero; il Laboratorio di recupero Raee, nato nel 2009, che si occupa del recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche che provengono dalle isole ecologiche del territorio, gestito dalla Cooperativa sociale Treottouno; il Laboratorio di sartoria Sos-sostenibile gestito dalla Treottouno.