Aisc, Molea: “Porteremo i Giochi amatoriali internazionali in Italia”

I Giochi amatoriali internazionali del 2021 avranno luogo a giugno in Italia, sulla Riviera adriatica. Ad annunciarlo è stato Bruno Molea, appena riconfermato alla presidenza dell’Associazione italiana cultura sport, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese. “Con i dovuti protocolli di sicurezza, Aics è riuscita a riprendere l’attività sportiva amatoriale: abbiamo dimostrato che con attenzione e determinazione, la ripresa è possibile. Per questo, ci siamo messi al fianco della Regione Emilia Romagna per riportare qui i World sport games della Confederazione internazionale dello sport amatoriale e a giugno i Giochi torneranno in Italia, con oltre 5mila atleti attesi da tutto il mondo. Ripartire, si può”, ha commentato Molea.
Forlivese, 65 anni, consigliere Coni e membro di giunta del Comitato italiano paralimpico, oltre che presidente della Confederazione mondiale dello sport amatoriale, Bruno Molea è stato appena riconfermato alla guida dell’ente nel corso del primo congresso on line dell’Associazione. “C’è voglia di tornare a incontrarsi, è vero – ha rilevato il presidente Molea – ma anche nella modalità di video conferenza ci sono tanti valori aggiunti: si è trattato, ad esempio, del primo congresso totalmente ‘green’, senza trasferte né sfruttamento ambientale. La capacità di saper costruire il futuro sta anche in questo: nella prontezza nei periodi di crisi e nella risposta puntuale alle tante realtà di promozione sportiva che, nel periodo di lockdown, hanno dovuto sospendere le proprie attività. Con la ripresa della scuola, deve ripartire anche lo sport e solo il giusto riconoscimento del valore sociale dello sport di base garantirà ai nostri bambini, agli anziani e alle categorie sociali più a rischio emarginazione di tornare a incontrarsi nelle palestre, nei centri sportivi, nei luoghi di aggregazione dove promuoviamo cultura e sport”.
L’impatto dello sport di base sul territorio ha un valore altissimo, sia in termini economici che sociali, ha ribadito il presidente Molea. “Noi di Aics – ha concluso Molea, anche membro del coordinamento nazionale del Forum Terzo Settore – abbiamo raccolto questi risultati in un bilancio sociale di mandato che mettiamo a disposizione degli altri soggetti sportivi e delle istituzioni, perché solo da un percorso di valorizzazione e consapevolezza, lo sport di base potrà vedersi riconosciuto il suo corretto peso. La riforma dello sport, a riguardo, è una grande occasione che non va persa. Come Aics continueremo a garantire formazione, innovazione, progettazione e specializzazione perché lo sport secondo Aics sia sempre di più garanzia di pari opportunità: i dati ci danno conforto e ad oggi, ad esempio, il 30% dei dirigenti e il 53% dei soci di Aics è donna, il 70% degli associati è giovane e le due persone più votate del nuovo gruppo dirigente sono proprio donne. Il futuro post covid deve ripartire da qui”.
Aics (Associazione italiana cultura sport) è tra i primi enti di promozione sportiva del Paese e conta un milione e 100mila associati: è presente in tutta Italia con 140 comitati, 120 provinciali e 20 regionali. Promuove ogni anno circa 12mila eventi sportivi e 7.500 iniziative di promozione culturale, sociale e di sensibilizzazione al rispetto ambientale.