Imprese giovanili in calo: in provincia si arriva a meno 4,7% da anno scorso

Al 30 giugno 2020, nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), si contano 4.503 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,4% del totale delle imprese attive (6,8% in Emilia-Romagna e 8,8% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2019, si riscontra un calo delle imprese giovanili del 5%, superiore alla variazione negativa regionale (-3,4%) e nazionale (-3,6%). Continua, pertanto, la flessione delle imprese gestite da giovani, che ormai si protrae da diversi anni; in quasi dieci anni, dal 2011 ad oggi, la relativa incidenza, sul totale delle imprese attive, è diminuita di 2,5 punti percentuali (dall’8,9% al 6,4%), causando la perdita di un terzo delle imprese giovanili sul nostro territorio.

I principali settori economici risultano, nell’ordine: Commercio (28,7% delle imprese giovanili), Costruzioni (15,9%), Alloggio e ristorazione (14,1%), Agricoltura (7,1%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (6,9%), Industria Manifatturiera (5,6%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,1%). In termini di variazione annua si registra un calo delle imprese giovanili nel Commercio (-4,3%), nelle Costruzioni (-9,2%), nell’Alloggio e ristorazione (-9,3%), nelle Altre attività di servizi (-4,9%), nel Manifatturiero (-8,0%) e, in forma lieve, nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (-0,5%); in crescita, invece, l’Agricoltura (+1,9%). Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai seguenti settori: Attività finanziarie e assicurative (10,5%), Altre attività di servizi (9,4%), Noleggio, ag. viaggio e servizi alle imprese (8,9%), Alloggio e ristorazione (8,5%), Commercio (7,8%), Informazione e comunicazione (7,6%) e Attività professionali, scientifiche e tecniche (7,0%). Riguardo alla natura giuridica la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (74,7% del totale), alle quali seguono le società di capitale (15,5%) e le società di persone (9,0%). Nel confronto con l’anno precedente calano tutte e tre le tipologie, anche se una diminuzione più contenuta caratterizza le società di capitale (-1,0%).

“La diminuzione delle imprese giovanili nei nostri territori – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna – si protrae, purtroppo, da diversi anni. Il fenomeno è diffuso in tutti i livelli territoriali, anche a causa delle dinamiche demografiche che caratterizzano l’intero Paese e che vedono un invecchiamento costante della popolazione, purtroppo il calo registrato nelle nostre province è maggiore di quelli registrati a livello regionale e nazionale. Il difficilissimo periodo che stiamo vivendo, inoltre, non favorisce di certo la crescita imprenditoriale. Occorre, quindi, potenziare le attività di supporto, come quelle che svolgono sui territori gli incubatori/acceleratori d’impresa, e i percorsi di educazione e cultura imprenditoriale. In questi percorsi, la scuola e l’Università hanno un ruolo fondamentale. Ad esse si affiancano, da sempre, la Camera di commercio della Romagna e tutto il Sistema camerale, i quali con tante iniziative di orientamento, formazione e finanziamento, di fatto stimolano le vocazioni ad intraprendere. Vanno poi considerate tutte le opportunità che vengono dalle nuove tecnologie e dalla globalizzazione. In particolare il digitale, l’internazionalizzazione e la ‘green’ e la ‘blue economy’, che allargano gli orizzonti ed offrono nuove opportunità di business. I giovani rappresentano una risorsa insostituibile e meritano particolare attenzione ed interventi mirati: stimolare le vocazioni, innalzare le competenze ed educare al rischio d’impresa è il migliore investimento che una classe dirigente lungimirante possa attuare nel proprio Paese”.

Al 30 giugno 2020 in provincia di Forlì-Cesena si contano 2.180 imprese giovanili attive che costituiscono il 6,0% del totale delle imprese attive (6,8% in Emilia-Romagna e 8,8% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2019, si riscontra un calo delle imprese giovanili del 4,7%, superiore alla variazione negativa regionale (-3,4%) e nazionale (-3,6%). I principali settori economici risultano: Commercio (28,9% delle imprese giovanili), Costruzioni (14,9%), Alloggio e ristorazione (11,4%), Agricoltura (9,9%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (7,6%), Industria Manifatturiera (6,4%) e Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,6%).

Rispetto al 30 giugno 2019 calano le imprese giovanili nel Commercio (-3,7%), nelle Costruzioni (-12,4%), nell’Alloggio e ristorazione (-9,2%), nelle Altre attività di servizi (-3,5%) e nel Manifatturiero (-4,1%); aumentano, invece, quelle operanti nell’Agricoltura (+1,4%) e, in modo deciso, nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+14,8%). I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: Attività finanziarie e assicurative (9,3%), Altre attività di servizi (9,2%), Alloggio e ristorazione (9,1%), Noleggio, ag. viaggio e servizi alle imprese (8,1%), Commercio (7,9%) e Attività professionali, scientifiche e tecniche (7,8%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (76,4% del totale), seguite dalle società di capitale (13,9%) e società di persone (8,8%); nel confronto con l’anno precedente si assiste alla diminuzione sia delle imprese individuali (-5,1%) sia, in forma più lieve, delle società di capitale (-1,6%), che delle società di persone (-4,0%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia si evidenzia come la metà delle imprese giovanili provinciali (50,1%) si trovano nei comuni di Forlì (28,9%) e Cesena (21,2%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei comuni di Cesenatico (8,0%), Forlimpopoli (3,3%) e Bertinoro (2,7%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 14,0%), e di Savignano sul Rubicone (5,5%), Gatteo (3,4%), San Mauro Pascoli (3,3%), Gambettola (2,8%), e Longiano (1,9%) (”area del Basso Rubicone”, totale 17,0%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,2%) (Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,9%) (Valle del Montone) e Predappio (1,6%) (Valle del Rabbi). In sintesi, il 53,5% delle imprese giovanili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,5% nel comprensorio di Forlì. In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano Gatteo (8,6%), Savignano sul Rubicone (7,6%), Forlimpopoli (7,1%), Gambettola (7,0%) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (7%).