Lutto in città: Forlì piange la scomparsa del professor Carlo Flamigni

È con profondo dolore che la comunità forlivese ha accolto la notizia dell’improvvisa scomparsa del professor Carlo Flamigni, medico e scienziato di fama internazionale, uomo delle istituzioni, politico e autore di successo di romanzi “gialli”. Era nato a Forlì e da sempre era rimasto fortemente legato alla città, sia per l’affetto, sia come luogo dove vivere. Nel suo curriculum spiccano ruoli di livello straordinario: da quello di professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Bologna fino ad essere componente del Comitato Nazionale di Bioetica. Carlo Flamigni era un luminare e ha ricoperto importantissimi incarichi in ambito istituzionale e universitario, non facendo mai mancare la sua attenzione alle vicende del territorio romagnolo in termini di contributi, di suggerimenti, di opinione. Sempre con cordialità e autorevolezza. L’Amministrazione comunale di Forlì facendosi interprete della stima e dell’affetto dell’intera città, ha rivolto ai familiari sentimenti di profondo cordoglio per il grave lutto che li ha colpiti.

Anche il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Gabriele Antonio Fratto, partecipa al lutto dei familiari per la scomparsa del professor Carlo Flamigni, luminare insigne, uomo di grande valore per il suo impegno civile,  politico e culturale: “È mancata una grande persona, di caratura internazionale, che ha saputo coerentemente declinare nel suo percorso professionale e personale i valori fondanti della nostra comunità. Mirabile esempio non solo in campo medico e bioetico, ha dato un grande contributo nella definizione di laicità per la quale lo voglio ricordare e ringraziare. Essa, diceva, ‘non cessa mai di essere arricchita e precisata, tanto numerosi sono i suoi significati virtuosi. Laicità è il rapporto che la società moderna assume con la verità, accettando il principio che la dobbiamo continuamente cercare guardando avanti a noi, non ci sono verità alle nostre spalle; è la possibilità della ragione umana di procedere senza altra autorità che se stessa; è un modo di assicurare il legame sociale, articolando la libertà di coscienza alla libertà di pensiero; è la possibilità di convivere estesa a tutti gli stranieri morali, la capacità concreta di costruire isole dove essi si possano raccogliere per cercare mediazioni utili ed eque, lasciando sulla terraferma i propri dogmi, è anche, se ci pensate bene una sfida’. Ecco, io ho accettato questa sfida, dovremmo accettarla tutti nel nostro piccolo per costruire una società a misura d’uomo, più giusta. Per questo credo che non solo per il suo straordinario contributo in campo medico Carlo Flamigni rimarrà nella storia della nostra comunità”.