Forlì ricorda Giacomo Filippi e le vittime della strage di Ustica 40 anni dopo

Il 27 giugno 1980, esattamente 40 anni fa, un aereo DC9 della compagnia Itavia venne abbattuto e precipitò nel mar Tirreno, determinando la morte di 81 persone. Fra le vittime della strage di Ustica c’era anche il forlivese Giacomo Filippi, imprenditore e dirigente sportivo. Per ricordare tutti coloro che persero la vita, con un pensiero particolare al nostro concittadino, il sindaco Gian Luca Zattini e Stefano Filippi (figlio di Giacomo e vicepresidente nazionale della “Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica”) hanno reso omaggio alla targa toponomastica di via Giacomo Filippi nel Quartiere San Giorgio.

L’imprenditore romagnolo, che per un certo periodo fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio seguente fu anche presidente del “Forlì Calcio”, aveva all’epoca 47 anni e si stava recando in Sicilia per motivi di lavoro. Era quindi a bordo dell’aereo decollato dall’Aeroporto di Bologna e diretto a Palermo, pista nella quale non atterrò mai a causa del disastro avvenuto nei pressi dell’isola di Ustica. Sul DC9, del quale improvvisamente si persero le tracce radar, viaggiavano 81 persone: 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi, 2 bambini e 4 componenti d’equipaggio. Da un punto di vista giuridico è stato riconosciuto (citando le parole del giudice Rosario Priore) che “l’incidente al DC9 era occorso a seguito di azione militare di intercettamento” ma il percorso processuale si è arenato senza riuscire a far luce completamente sui protagonisti dell’azione di guerra e sulle responsabilità. Per mantenere viva la memoria e per proseguire la ricerca della verità, l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica porta avanti iniziative insieme a istituzioni, associazioni, scuole e cittadini.

Nel prossimo anno scolastico, l’Amministrazione comunale promuoverà un percorso di approfondimento sulla strage di Ustica rivolto agli studenti delle scuole superiori forlivesi che proporrà anche la visita del Museo della Memoria allestito a Bologna, luogo di altissimo impatto emozionale dove, grazie alla presenza del relitto aereo originale, ai bagagli delle vittime ritrovati in fondo al mare e a una installazione simbolica fatta di luci, specchi neri e frasi sussurrate, vengono ricordate le vittime innocenti e casuali della strage e viene coltivata la memoria su questa terribile vicenda della storia italiana.