DOMENICA DI PASQUA
TRACCIA PER LA PREGHIERA IN FAMIGLIA
Intorno alla tavola, prima del pasto festivo. La guida inizia la preghiera con il segno della croce:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
G: Ripetiamo insieme: Questo è il giorno che ha fatto il Signore. Alleluia!
Questo è il giorno che ha fatto il Signore. Alleluia!
G: Rallegriamoci ed esultiamo: Alleluia!
Rallegriamoci ed esultiamo: Alleluia!
G: Oggi siamo in festa, perché il Signore è risorto: rallegriamoci ed esultiamo: Alleluia!
Rallegriamoci ed esultiamo: Alleluia!
G: Oggi la morte e la vita si sono affrontate in un prodigioso duello: Il Signore della vita era morto, ma ora, vivo, trionfa! Rallegriamoci ed esultiamo: Alleluia!
Rallegriamoci ed esultiamo: Alleluia!
G: Oggi la pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo: questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi. Rallegriamoci ed esultiamo: Alleluia!
Rallegriamoci ed esultiamo: Alleluia!
Un membro della famiglia proclama il brano evangelico:
Ascoltiamo la parola del Signore dal vangelo secondo Giovanni: (20,1-9) “Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti”. Parola del Signore. Lode a te, o Cristo!
Un membro della famiglia legge la meditazione sul brano evangelico:
La risurrezione di Gesù, grazie al Battesimo che ci “incorpora” a Lui, diventa la nostra risurrezione.
Lo aveva preannunciato il profeta Ezechiele: “Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d’Israele” (Ez 37,12). Queste parole profetiche assumono valore singolare nel giorno di Pasqua, perché oggi si compie la promessa del Creatore; oggi, anche in questa nostra epoca segnata da inquietudine e incertezza, riviviamo l’evento della risurrezione che ha cambiato il volto della nostra vita, ha cambiato la storia dell’umanità. Da Cristo risorto attendono speranza, talvolta anche inconsapevolmente, quanti sono tuttora oppressi da vincoli di sofferenza e di morte. Il Signore risorto faccia sentire ovunque la sua forza di vita, di pace e di libertà. A tutti oggi sono rivolte le parole con le quali nel mattino di Pasqua l’angelo rassicurò i cuori intimoriti delle donne: “Non abbiate paura! … Non è qui. È risuscitato” (Mt 28,5-6). Gesù è risorto e ci dona la pace; è Egli stesso la pace. Per questo con forza la Chiesa ripete: “Cristo è risorto – Christós anésti”. Non tema l’umanità del terzo millennio di aprirGli il cuore. Il suo Vangelo ricolma pienamente la sete di pace e di felicità che abita ogni cuore umano. Cristo ora è vivo e cammina con noi. (Papa Benedetto XVI, Pasqua 2006)
RINNOVO DELLE PROMESSE BATTESIMALI
G: Al termine del cammino penitenziale della Quaresima, rinnoviamo insieme la professione di fede battesimale con la quale abbiamo rinunciato a satana e ci siamo impegnati a servire Dio nella Chiesa.
G: Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? T. Rinuncio.
G: Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato? T. Rinuncio.
G: Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato? T. Rinuncio.
G: Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? T. Credo.
G: Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? T. Credo.
G: Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? T. Credo.
T: Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa, e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore.
INTERCESSIONI
G: Rivolgiamo con fiducia al Signore le nostre preghiere e diciamo: Signore Risorto, ascoltaci.
L: Dona forza e luce a papa Francesco, al nostro Vescovo Livio, ai sacerdoti, ai missionari del Vangelo.
L: Fa’ che i popoli vivano nella concordia e nella fraternità.
L: Entra nelle nostre case, dona pace alla nostra famiglia.
L: Proteggi i bambini, gli anziani e chi è nella solitudine e nella povertà.
L: Guarisci gli ammalati, sostieni le persone che li curano e le loro famiglie.
L: Donaci un cuore grande e mani generose.
L: Fa’ che portiamo nel mondo, con coraggio, l’annuncio della tua vittoria sul male e sulla morte.
L: Accogli in Paradiso i nostri fratelli e sorelle defunti.
Si possono aggiungere altre intenzioni di preghiera.
G: Il Signore Risorto è in mezzo a noi. Invochiamo il Padre con la preghiera dei figli e dei fratelli: Padre nostro
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA NELLA MEMORIA DEL BATTESIMO
N.B.: Chi è solo in casa può pronunciare la terza delle seguenti invocazioni, tracciando sulla propria fronte il segno della croce.
Il papà e/o la mamma, con le mani giunte, pronuncia la benedizione:
G: Sii benedetto, Dio creatore e salvatore del tuo popolo, nel dono del Battesimo ci hai resi tuoi figli e fratelli tra di noi: sostieni la nostra famiglia, perché sia un segno del tuo amore. T. Gloria a te, Signore.
Il papà e la mamma tracciano l’uno sulla fronte dell’altro il segno della benedizione del Signore.
G: Noi ti benediciamo, perché dalla Risurrezione del tuo Figlio è germogliata una vita nuova per i nostri figli: la tua benedizione li custodisca e li protegga nel tuo amore. T. Gloria a te, Signore.
Il papà e la mamma tracciano sulla fronte dei propri figli il segno della benedizione del Signore.
G: Noi ti glorifichiamo, Padre buono, perché nelle prove della vita Tu sei Colui che non abbandona nelle tenebre, ma dona vita e libertà. La tua benedizione ci liberi dal male e ci sollevi da ogni pericolo. T. Gloria a te, Signore.
BENEDIZIONE DELLA MENSA NELL’ATTESA DELL’EUCARISTIA
G: Signore Gesù Cristo, risuscitato dai morti, che ti sei manifestato ai discepoli nello spezzare il pane, resta in mezzo a noi: fa’ che, rendendo grazie per i tuoi doni nella luce gioiosa della Pasqua,ti accogliamo come ospite nella nostra famiglia, per essere commensali del tuo regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. T. Amen.
Si conclude con l’antifona mariana di Pasqua:
G: Regina dei cieli, rallegrati, alleluia.
T: Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,
G: è risorto, come aveva promesso, alleluia.
T: Prega il Signore per noi, alleluia.
Tutti fanno il segno della Croce e si preparano per il pranzo.