Rocca S. Casciano, il Centro di Storytelling di Portico fa riscoprire le “storie sul prato”

“È stata una bellissima serata”. È il commento unanime degli oltre cinquanta partecipanti alla manifestazione “Storie sul prato”, raccontate sul prato dell’agriturismo “La Sfoierìa” di Rocca San Casciano dagli storyteller del Centro Italiano di Storytelling di Portico, il primo del genere in Italia, presieduto da Lia Fiorentini di Bocconi e animato dal direttore artistico Giovanna Conforto di Roma, che con questa sua professione nuova sta girando il mondo a insegnare come si raccontano storie non solo ai ragazzi delle scuole e agli studenti universitari, ma anche a manager e politici dei paesi più all’avanguardia.

Racconta Giovanna Conforto, a proposito dell’ultima performance sul prato e sotto le stelle: “Si tratta di un modo antico di passare una serata, eppure così nuovo. Semplicemente sederci in cerchio e condividere storie. Scoprire con leggerezza i toponimi locali, capendo che un tempo i luoghi erano nominati secondo la natura circostante: un castagneto, un abete o semplicemente un prato. Ascoltare un’antica novella che ci ricorda che realizzare i sogni di beni materiali non necessariamente ci renderà felici, ma ci aiuterà a trovare le chiavi per il nostro stesso cuore forse sì, come insegnano tutte le più all’avanguardia pratiche di coaching. Poi storie di persone del luogo veramente vissute, che hanno incontrato fate, rimembranze celtiche ancora vive nel territorio. Poi ancora un’altra favola che ci ammonisce sul rischio di non aver nulla da raccontare e infine un racconto di tanti anni fa, di quando a 16 anni si andava a servizio dalla campagna in città e il mondo oltre il Muraglione sembrava popolato da figure minacciose, prezioso ricordo di chi quelle avventure le ha vissute in prima persona”.

Ma perché si raccontano storie? Risponde il direttore Giovanna Conforto: “Non per una nostalgia dei buoni tempi andati, di cui non ho il minimo ricordo, ma perché è bello. È piacevole passare una serata sull’aia ad ascoltare e condividere storie e ricordi. Dà un senso d’intimità con il vicino mai visto prima, la sensazione di appartenere a una comunità e nutre l’anima a volte un po’ inaridita da una vita frenetica”. Il prossimo appuntamento all’11 agosto alla Brusìa di Bocconi. Alla manifestazione era presente anche il sindaco di Portico, Maurizio Monti, che ha ringraziato il “Centro delle storie” per “questa benemerita opera culturale, con storyteller di Portico, della valle del Montone e di Forlì”.

QUINTO CAPPELLI