“La musica, un ponte fra i popoli”, il progetto fa tappa a Santa Sofia

Una pacifica orda di giovani musicisti sta per tornare nell’alta Valle del Bidente, nell’ambito del “Festival della musica giovane del Mediterraneo”, giunto alla sua quarta edizione. Ancora una volta, infatti, l’associazione Musicale “Roveroni”, che si occupa delle scuole di musica nei comuni di Galeata e Santa Sofia, è partner del progetto “La musica, un ponte fra i popoli”, gestito dall’associazione No.Vi.Art Forlì-Cesena.

Da sette anni, “La musica, un ponte fra i popoli” promuove il dialogo fra i Paesi dell’area mediterranea e balcanica, ospitando a Forlì giovani musicisti provenienti da Spagna, Slovenia, Romania, Nord Macedonia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Kosovo, Italia e Grecia. Durante il loro soggiorno in Romagna, dunque, i ragazzi si esibiranno in 4 concerti, uno dei quali si tiene nella suggestiva cornice del Chiostro del Museo Mambrini di Pianetto: il 12 luglio, alle 21.00, la minitournée romagnola conduce qui i circa 80 esecutori della “Giovane Orchestra Paneuropea” diretta dal maestro Fabio Sperandio e dai maestri Stefano Bertozzi e Bardh Jakova, per la musica balcanica.

“Il concerto – spiegano i coordinatori della Roveroni Elena Indellicati e Vanni Crociani – mette in luce le due facce del progetto: la vocazione classica delle scuole coinvolte, con la prima parte del programma dedicato a Beethoven e Mozart, e il rimando ad una sorta di ‘lingua-madre’ suonata nei luoghi da cui il progetto stesso prende vita, la musica balcanica, la vera spina dorsale che attraversa Kosovo, Montenegro, Serbia, Albania, Macedonia, Bosnia-Erzegovina. Alle musiche e ai ragazzi di questi Paesi si uniscono naturalmente gli italiani, e ancora i greci, gli spagnoli, i rumeni, che hanno accolto con gioia ed entusiasmo il repertorio legato al laboratorio di musica balcanica. Il concerto diventa perciò un’occasione unica di sentire tanti giovani talenti esprimere la propria anima, fatta di studio, di storie personali, di condivisione.”

Il progetto “La musica, un ponte tra i popoli” prosegue il 14 luglio a Faenza, quando l’ensemble sarà in piazza Nanni per la rassegna “In Tempo”, mentre il 15 luglio (ore 21.00) alla ex chiesa di San Giacomo, a Forlì, si tiene la serata conclusiva durante la quale la Giovane Orchestra Paneuropea si esibisce nell’ambito del prestigioso “Emilia Romagna Festival”. Il progetto internazionale “La musica, un ponte fra i popoli”, patrocinato dal Ministero degli Esteri, da due anni riceve il prestigioso patrocinio del MaeCi, e per il terzo anno è stato vincitore di un bando europeo “Erasmus +” ed è sostenuto anche da Fondazione CaRisp, Romagna Acque, Club Lions e Rotary, oltre che da tante realtà private come Accademia Perduta/Romagna Teatri. Del resto, è incessante da parte di No.Vi.Art la tessitura di rapporti fra l’Italia e Forlì, e molti Stati che hanno vissuto e vivono difficili relazioni.