Forlimpopoli, presentato il programma della Festa Artusiana 2019

Tutti parlano di cucina, pochissimi cucinano, tanti invocano la tradizione, ma pochissimi la frequentano, molti si dicono intenditori di grandi prodotti poi si affidano al food delivery. Forlimpopoli, cittadina natale di Pellegrino Artusi padre della cucina italiana, lancia un appello: torniamo alla cucina di casa, quella domestica, che è tradizione, cultura e territorio.

Un messaggio forte, lanciato nella 23° edizione della Festa Artusiana, dal 22 al 30 giugno prossimo a Forlimpopoli. Nove giorni insieme ai protagonisti dell’enogastronomia nazionale, con degustazioni, incontri sulla cultura gastronomica, laboratori del gusto, concerti, spettacoli, mostre sul tema del cibo e una sessantina di ristoranti del tipico con in carta due ricette ispirate alla tradizione artusiana.

Fil rouge di questa edizione sarà il convegno di apertura della festa, sabato 22 giugno alle 17.00, “La cucina di casa domani” a Casa Artusi, che mette a confronto i principali protagonisti della cultura enogastronomica italiana: Massimo Montanari, Alberto Capatti, Marco Dalla Rosa, Carol Povigna, Gian Franco Gasparini e il giornalista Carlo Cambi. L’incontro mette l’accento sul tema della cucina domestica, cuore dell’attività di Casa Artusi, e riflette sul ruolo effettivo che esso sta assumendo nella società contemporanea.

Tanti i centri di gravità della Festa a partire da Casa Artusi. In occasione della festa si apre ai tanti visitatori con percorsi di conoscenza e degustazione, insieme ai protagonisti dell’enogastronomia nazionale e internazionale. Nei nove giorni, tra le tante iniziative, propone gli “App-eritivi: applicazioni per il benessere di buone letture e buon cibo”, spazio ideale per presentare libri ed autori che parlano di cibo, sostenibilità, prodotti e territorio. Tra i protagonisti, alle 19.00, Matteo Straccia nipote di Folco Portinari, Luisanna Messeri, Lucia Corrain, Ernesto Assante, Monica Alba, Giovanna Frosini, la cucina degli scrittori. Un’altra serie di incontri è “Dire Fare…Mangiare” su tematiche d’attualità sul cibo nel suo rapporto con l’arte, la sostenibilità e altri temi.

Un altro centro di gravità della festa è piazza Garibaldi, crocevia di sapori, proposte ed esperienze. Qui trovano spazio “Le Città dei sapori”, con le tipicità gastronomiche da tutta Italia; “Le Città d’Europa”, con la cucina di Rovigno e il Comitato Feste di Villeneuve-Loubet (Francia). E ancora, la cultura dell’ospitalità di Bertinoro, lo spazio “Cuore buono d’Italia” con le proposte degli associati di Cna e Confcooperative di Forlì-Cesena, quello di Campagna Amica di Coldiretti, e “I Sapori del territorio” di Confartigianato.

La città natale dell’Artusi omaggia le Mariette di oggi, ovvero cuochi dilettanti animati dal sacro fuoco per i fornelli. Tutto questo è il “Premio Marietta”, il concorso nazionale promosso dal Comune di Forlimpopoli, in collaborazione con Casa Artusi e l’associazione delle Mariette, dedicato alla celebre governante del gastronomo. Nella scuola di cucina di Casa Artusi si sfidano 5 concorrenti da tutta Italia, che hanno presentato una ricetta originale di un primo piatto ispirato alla cucina domestica dell’Artusi. Domenica 23 giugno sarà proclamato il vincitore. In palio un premio di mille euro offerti da Conad Superstore Giardino, mentre tutti gli altri finalisti ricevono 5 Kg di pasta, messi a disposizione da Conad.

Un giornalista di fama nazionale e una coppia che ha fatto della difesa della tradizione la sua scelta di vita. Tradotto in nomi e cognomi, rispettivamente Carlo Cambi, Maurizio Camilletti e Rossella Reali. A loro va il “Premio Marietta ad Honorem”, riconoscimento attribuito a personalità che, con modalità differenti, contribuiscono alla diffusione della conoscenza della cultura del mangiar bene, della tavola come momento conviviale, punto di incontro del “buono e del bello”.

La Festa Artusiana ha sempre fatto una scelta di campo: per la tipicità e la qualità dei prodotti secondo lo spirito artusiano. Una scelta che ribadisce nelle 60 attività ristorative presenti nel corso della nove giorni della kermesse, il cui menu contiene almeno due ricette artusiane. La Festa Artusiana è anche ecologica e sostenibile: sono ammesse solo stoviglie e posate lavabili o compostabili. Stessa filosofia nell’area mercato, dedicata all’artigianato enogastronomico, ai prodotti a km zero, quelli tipici, di stagione e del territorio legati alla cucina di casa, con le proposte di associazioni, aziende agro alimentari, allevatori e piccoli artigiani.

Il Maf (Museo Archeologico “T. Aldini”) di Forlimpopoli, in collaborazione con RavennAntica-Fondazione Parco Archeologico di Classe, offre al pubblico aperture straordinarie in orario serale: tutte le sere sono previste visite guidate tematiche in museo con degustazione finale di vini offerti dalle cantine del territorio. Tre i turni di visita: alle ore 20.00, 21.00 e 22.00. Sono, inoltre, proposte visite guidate alla Rocca e ai suoi suggestivi camminamenti.

Giornata speciale domenica 23 giugno con presentazione a Casa Artusi (ore 19.00) e inaugurazione in Museo (ore 20.00): di scena “Il museo è servito. Mostra di piatti d’artista”. In esposizione venti piatti dipinti da altrettanti pittori attivi in ambito romagnolo, che hanno trasformato in originali opere d’arte normalissimi piatti d’uso comune nelle nostre case o nei luoghi di ristorazione. L’iniziativa, promossa congiuntamente dal Comune di Forlimpopoli, dal Museo e da Casa Artusi, in collaborazione con RavennAntica, si avvale del patrocinio dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna. La mostra resterà aperta al pubblico dal 23 giugno all’8 settembre.

Ricco anche il programma degli spettacoli, che si presenta con anima e radici romagnole e toscane proprio come Pellegrino Artusi, e nasce dall’incontro tra Alberto Masoni di Terzostudio di San Miniato, Veronica Gonzalez e Maria Cristina Minotti di Forlimpopoli che si dividono la direzione artistica ed organizzativa. Nove le serate di spettacolo della Festa Artusiana che si dislocheranno tra piazza Pompilio, fossato della Rocca, via Costa e via Veneto: dal teatro ragazzi, agli artisti di strada, ai gruppi itineranti passando per diversi generi musicali: folk, world music, classica e soul e spettacoli che senza l’uso della parola sono accessibili ad un pubblico internazionale. Tra le rassegne ospitate, il rinnovato sodalizio con ArtusiJazz, organizzato dall’associazione culturale “Dai de Jazz” di Forlimpopoli. Così come confermata la collaborazione con la Scuola di Musica popolare e altre associazioni del territorio.

Per info: Ufficio Cultura tel. 0543-749237-4 (dalle 10.00 alle 13.00; durante la festa dalle 16.00 alle 21.00); e-mail: info@festartusiana.it; sito web: www.festartusiana.it; www.forlimpopolicittartusiana.it.