Area Sismica, in esclusiva all’Haikufestival il trombonista Joe McPhee

Joe McPhee

In attesa dei due eventi estivi organizzati nello spazio esterno, Area Sismica conclude l’Haikufestival dedicato a Pierantonio Pezzinga con un evento speciale che in un’unica serata propone due concerti di grande caratura come quelli del duo composto da Antonio Raia e Renato Fiorito e dell’immenso Joe McPhee che omaggia Clifford Thornton. L’appuntamento è per domenica 12 maggio alle 18.00.

Prima delle due formazioni ospiti dell’ultima data della rassegna è il duo formato da Antonio Raia (sax) e Renato Fiorito (regia del suono). Antonio Raia è un giovane musicista e improvvisatore napoletano, definitivamente esploso con “Asylum”, album pubblicato nel 2018 dalla Clean Feed Records dopo molte esperienze in studio e dal vivo, al fianco di nomi come Chris Corsano, Adam Rudolph, Elio Martusciello, Alvin Curran, KenVandermark. Acclamato dalla critica, protagonista assoluto del disco è il sax, suonato senza sovrastrutture né filtri, in modo viscerale, vibrante, scarno e poetico, che sembra incarnare, sia nei momenti più esplosivi e vulcanici sia in quelli più pacati e riflessivi, la bellezza struggente e disperata della metropoli partenopea. Di fondamentale importanza, in tutto ciò, è l’apporto del “partner in crime” Renato Fiorito, fonico e compositore elettroacustico, attento regista del suono di questa performance.

A seguire, si esibirà in esclusiva il “Clifford Thornton Memorial Quartet”, composto da Joe McPhee (trombone a pistone), Makoto Sato (batteria), Daunik Lazro (sax), e Jean-Marc Foussat (synth). Nell’anno del suo 80° compleanno, Joe McPhee celebra la sua profonda amicizia con il leggendario Clifford Thornton con un concerto, in esclusiva per Area Sismica, dedicato alla sua figura, dove suonerà il trombone a pistone appartenuto a questo importante musicista afroamericano. Joe McPhee, vera e propria leggenda vivente, è da decenni una delle figure più rappresentative della musica afroamericana. Proprio con la Freedom and Unity di Clifford Thornton incide nel ’69 la sua prima registrazione come side man e il suo primo album da leader, Underground Railroad. Inizia fin da subito a esplorare tecniche estese del proprio strumento e l’uso dell’elettronica. Sviluppa perciò un “pensiero obliquo” applicandolo al suo approccio improvvisativo, donandogli una personalità ben definita e unica.

La cifra di Joe McPhee è proprio questa continua ricerca dello spostamento e della fusione di vari orizzonti musicali. Con una carriera che dura da oltre 50 anni e oltre 100 registrazioni, non ha mai smesso di forgiare nuove connessioni per sperimentare punti di vista diversi. La critica internazionale si può sintetizzare in questa semplice frase: “La sua interpretazione del sax rimane una meraviglia, una delle più belle voci del pianeta, anche quando raggiunge i limiti estremi del jazz”.