La docufiction su Morgagni sbarca al Festival della Scienza Medica di Bologna
Il celebre patologo forlivese Giovan Battista Morgagni torna idealmente, dopo quasi tre secoli, nelle sale dell’Università di Bologna per la proiezione di alcuni brani della docufiction a lui dedicata in occasione del prestigioso Festival della Scienza Medica Genus Bononiae. L’importante manifestazione si tiene a Bologna dal 9 al 12 maggio e include la proiezione di alcuni brani del lavoro cinematografico sul padre della patologia moderna tra gli eventi in programma.
Il Festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae – Musei nella Città, in collaborazione con l’Università di Bologna e con il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo, ha registrato un crescente successo di pubblico nel corso degli anni (oltre 55mila presenze nel 2018) e si prepara alla nuova edizione con un programma fittissimo: oltre 100 relatori, tra cui i premi Nobel John Gurdon, Aaron Ciechanover e Tomas Lindhal e 80 eventi, tra lezioni magistrali, convegni, incontri, spettacoli, assieme ai consueti appuntamenti dedicati alle scuole.
Il tema portante di quest’anno, “L’intelligenza della salute”, ha origine dalle ricerche in capo alla cosiddetta “epidemiologia cognitiva”, che dimostra l’esistenza di una correlazione misurabile tra intelligenza e salute personale e collettiva. “Quando intelligenza e salute sono in sintonia – spiega Gilberto Corbellini, direttore scientifico del Festival – la condizione umana, personale e sociale, gode di vantaggi e benefici. Da decenni, studi controllati dimostrano che le persone che in età giovanile ottengono risultati migliori nei test cognitivi nel corso della vita si ammalano meno e sono più longeve. Altri studi dimostrano che i bambini che conducono stili di vita sani, soprattutto che non vivono in ambienti dove sono presenti rischi di malattie infettive, malnutrizione, violenze sociali o inquinamento, conseguono o mantengono gli standard cognitivi consentiti dai geni che hanno ricevuto in eredità, ottenendo soddisfacenti risultati professionali e contribuendo a costruire una società decente.”