Irst di Meldola, presentata la tomoterapia e il percorso di radioterapia pediatrica

Quando la vita si scontra con una patologia oncologica, tutto diventa più complicato e difficoltoso. Ancor di più quando coinvolge un bambino o un giovane. La diagnosi di tumore nell’età pediatrica e adolescenziale ha, infatti, diverse implicazioni sulla vita dell’intero nucleo famigliare, scolastica e sociale. Grazie al progresso della medicina, oggi un’elevata percentuale di bambini e adolescenti affetti da tumore raggiunge la guarigione. In tal senso è stata una grandissima giornata quella vissuta lunedì 17 dicembre all’Istituto Tumori della Romagna (Irst) Irccs grazie alla presentazione del nuovo percorso per il trattamento radioterapico pediatrico e la strumentazione per tomoterapia acquistata grazie a numerose e generose donazioni, in particolare quella di Fabbrica dei sorrisi. All’evento hanno preso parte Renato Balduzzi (presidente Irst Irccs), Antonino Romeo (direttore FF Radioterapia Irst Irccs), Dino Amadori (presidente Ior e direttore scientifico emerito Irst Irccs), Giorgio Maria Verdecchia per la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Roberta Pericoli (responsabile dell’Oncoematologia pediatrica Ausl Romagna-Rimini) e Massimo Ciampa (segretario generale Mediafriends onlus).

Secondo gli ultimi dati disponibili di Airtum (il registro tumori in Italia – rapporto 2012) che riguardano il periodo di osservazione 2003-2008, i tumori maligni infantili (fascia 0-14) hanno avuto un’incidenza di 164 nuovi casi ogni anno per 1 milione di bambini, pari a circa 1.400 nuove diagnosi all’anno in Italia. I tumori che più colpiscono questa fascia di età sono le leucemie e i tumori embrionali. Per quanto riguarda gli adolescenti (15-19 anni), invece, negli ultimi anni l’incidenza è stata di 269 nuovi casi all’anno per 1 milione di ragazzi, pari a circa 1.618 nuovi casi di tumore all’anno. Tra i tumori più frequenti vi sono il linfoma di Hodgkin (65 casi su un milione), quelli tiroidei (33 casi su un milione), tumori delle cellule germinali e leucemie (circa 30 casi su un milione), tumori del sistema nervoso centrale e linfomi non Hodgkin (circa 20 casi su un milione). Nel prossimo futuro, per il quinquennio 2016-2020, Airtum stima che in Italia saranno diagnosticate 7mila neoplasie tra i bambini e 4mila tra gli adolescenti, in linea con il quinquennio precedente. Per quanto riguarda la Romagna, i casi attesi nella fascia di età da 0 a 19 anni sono circa 37 all’anno, di cui 25 per i bambini e 12.3 per gli adolescenti. “Si tratta di malattie diventate estremamente curabili nel 75/80% dei casi, specie nei bambini più che negli adolescenti – ha spiegato la dottoressa Pericoli – eppure ancora oggi i tumori rappresentano nei Paesi occidentali la prima causa di decesso nella fascia di età 0-19 anni con costi sociali ed emotivi drammatici. Le nuove strategie terapeutiche, modulabili e differenziabili, permetteranno di curare meglio e con effetti collaterali ridotti. Dall’apertura del Centro di Rimini, i bambini presi in carico sono stati 309, di cui 50 necessitavano di trattamenti radioterapici. L’assenza di un riferimento vicino ci costringeva a indirizzarli presso altri ospedali lontani, anche fuori Regione. Avere un centro in Romagna così qualificato avrà risvolti davvero importanti.”

La necessità e la volontà condivisa tra Irst Irccs, Ausl Romagna e Istituto Oncologico Romagnolo (Ior) di garantire ai giovani pazienti del territorio romagnolo un percorso in grado di soddisfare la complessità dei loro bisogni – quindi, la presa in carico da parte di personale formato, in spazi adeguati, forniti di strumentazioni di ultima generazione, attraverso servizi dedicati e il più possibile in prossimità al luogo di residenza – ha portato all’implementazione del Servizio di Oncoematologia pediatrica di Rimini, diretto dalla dottoressa Roberta Pericoli e alla creazione di un Centro di riferimento in Romagna per la Radioterapia pediatrica, presidio fino ad oggi assente. La radioterapia in ambito pediatrico e adolescenziale viene utilizzata per il trattamento di tumori cerebrali, linfomi di Hodgkin, Wilms e sarcomi, riguardando circa il 30% dei pazienti oncologici in queste fasce di età.

 In risposta all’esigenza di assicurare questo tipo di trattamenti anche in Romagna, evitando così alle famiglie di doversi recare presso centri lontani, è stato individuato il Servizio di Radioterapia dell’Istituto Tumori della Romagna (Irst) Irccs, nelle sue due sedi di Meldola e di Ravenna, quale luogo idoneo alla presa in carico dei giovani pazienti che necessitino di un trattamento radioterapico. Al fine di garantire i massimi livelli di cura, Irst, in collaborazione con Ior e grazie al sostegno economico della campagna Fabbrica del Sorriso di Mediafriends onlus, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Romagna Solidale onlus, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Eurocommunication Grandi Eventi (Ege) e a moltissimi altri sostenitori, ha acquistato un macchinario di tomoterapia di ultima generazione. Inoltre, nella sede di Meldola, è stato possibile realizzare una sala d’attesa a “misura di giovane” per ridurre disagio, paura e stress nel momento dell’ingresso in reparto. L’edizione del 2016 della campagna ha consentito di raccogliere oltre 3 milioni di euro, di cui 750mila erogati per questo progetto.

Il trattamento radioterapico in età pediatrica e adolescenziale deve tener conto del fatto che il paziente trattato è un organismo in crescita e durante l’irradiazione occorre assicurare la massima precisione nel “colpire” esclusivamente l’area interessata dalla patologia, preservando i tessuti e gli organi sani adiacenti. Per questo motivo è fondamentale l’utilizzo di macchinari ed ausili sempre più precisi per ottenere il miglior risultato di cura e ridurre gli effetti collaterali. Inoltre, il trattamento radioterapico prevede l’immobilità del paziente, aspetto particolarmente delicato nei bambini che spesso faticano a mantenere la stessa posizione per un tempo prolungato. La tomoterapia di ultima generazione, di cui si è dotato Irst a Meldola, garantisce che l’erogazione dei trattamenti avvenga molto più velocemente, sottoponendo il paziente a un’esposizione radiante con la stessa efficacia, ma in minor tempo. Accanto all’implementazione della dotazione tecnologica, è stato definito anche un percorso diagnostico-terapeutico ad hoc condiviso tra Ausl Romagna e Irst Irccs qualitativamente all’avanguardia che prevede la collaborazione di professionisti in costante dialogo sia tra di loro sia con la famiglia del paziente. Oltre alla radioterapia, Irst Irccs e all’Oncoematologia pediatrica (inclusa la componente che assicura assistenza psicologica) fanno parte dell’equipe multidisciplinare che ha elaborato il percorso, professionisti della pediatria e della chirurgia pediatrica di Rimini, delle pediatrie di Ravenna e Forlì, della chirurgia pediatrica e anestesia di Ravenna e Forlì, della radiologia-neuroradiologia di Ravenna, della medicina nucleare di Forlì, Cesena e dell’Irst e della neurochirurgia. A seconda delle esigenze cliniche del bambino o dell’adolescente, ci sarà la possibilità di eseguire il trattamento presso la radioterapia Irst Irccs nelle sedi di Meldola o Ravenna.

A corollario della presa in carico a 360° del paziente e della sua famiglia, durante il periodo di cura, le famiglie avranno la possibilità di soggiornare presso la Casa accoglienza “San Giuseppe” a prezzi calmierati, struttura situata in prossimità della sede Irst di Meldola. Infine, è stato creato un sito internet dedicato all’oncologia pediatrica in Romagna (www.radioterapiapediatricaromagna.it) dove reperire tutte le informazioni relative al percorso assistenziale dei giovani pazienti.