San Giacomo, un concerto solidale per sostenere l’oncologia in Tanzania

Un concerto per la solidarietà, organizzato dall’Associazione Vittorio Tison, in collaborazione con l’Istituto Oncologico Romagnolo, si terrà il 20 dicembre alle ore 19.00 nella Chiesa di S. Giacomo in Piazza Guido da Montefeltro, a Forlì. Il concerto avrà come protagonista la brillante pianista Erika Crinò, italiana di origine, ma impegnata professionalmente, come concertista e come docente, in Canada. La pianista si è esibita recentemente in alcune città italiane e in concerti europei di grande spessore trasmessi dalle reti radio e tv. Il repertorio musicale che la pianista presenterà, abbraccia un periodo che va dal barocco al contemporaneo con brani di Rachmaninov, Chopin, Lavallèe, Michael Pepa, Debussy, Ravel.

Il concerto ha uno scopo solidale: il ricavato sarà devoluto al “Progetto oncologico in Tanzania”, località nella quale è impegnata l’Associazione Vittorio Tison, fondata nel 1999 su iniziativa del professor Dino Amadori assieme ad alcuni colleghi dell’anatomopatologo Vittorio Tison, attivo in azioni di volontariato in Tanzania. “Nel Paese africano – spiega Dino Amadori, presidente dello Ior – i tumori maligni sono la seconda causa di morte dopo le tre grandi malattie infettive (Aids, malaria e tubercolosi), in particolare fra i giovani dall’infanzia ai 18 anni. Noi abbiamo cercato di mettere in quella terra un piccolo seme che possa poi fruttificare. Un piccolo seme riferito all’oncologia”.

Il progetto è stato, infatti, di creare nella città di Mwanza, un laboratorio sul cancro articolato in quattro settori: prevenzione e diagnosi precoce, assistenza e cura, ricerca, formazione, partendo inizialmente dalla formazione e specializzazione di giovani medici. Oggi nella struttura, unica in quel territorio, operano medici, si fa attività di radioterapia, giungono farmaci antitumorali inviati periodicamente dall’Associazione Tison, tanto che finora sono stati curati 24.600 pazienti. “Mi piacerebbe – conclude Dino Amadori – creare attorno a questa iniziativa unica in quel paese, una ‘IRST n. 2’ per poter dare continuità alla ricerca”. L’ingresso al concerto è ad offerta libera.