“Labirinti” di Carlo Ravaioli: inediti in mostra alla Galleria Artistica di Forlì
Case abbandonate, interni di complessi spazi comunicanti, fabbricati sull’orlo della demolizione, edifici indecifrabili pieni di stanze e corridoi, a questi dedali si ispira la mostra pittorica di Carlo Ravaioli dal titolo “Labirinti”, ospitata alla Galleria Artistica di Forlì in via Lazzaretto 17 fino al 10 dicembre.
L’esposizione trae ispirazione filosofica, simbolica e artistica da quel segno architettonico che da millenni accompagna l’uomo nella storia e nel suo tortuoso cammino di conoscenza. L’artista, di origine ravennate, traduce in immagini la propria profonda sensibilità dell’Io facendo prendere forma ad architetture, palazzi immaginari, labirinti al cui interno approda la luce, sferza il vento e si dipanano elementi organici. È comprensibile che in questo intricato groviglio architettonico, non ha molta importanza riconoscere il percorso esatto per uscirne, quanto piuttosto ricercarne l’essenza più intima. È sottinteso che questi corridoi diventino l’allegoria del viaggio interiore che ognuno di noi percorre. Così sembrano suggerire le tele “Dedalo”, “Invaso d’erba 2018”, “Metro e Ingresso del labirinto” dove i muri e le rampe di scale tendono a creare l’assetto a percorsi di un ideale labirinto. Opere in cui è un eterno errare e un continuo e faticoso saliscendi, come del resto sono le asperità dell’animo.
Succede così che i labirinti di Ravaioli non siano su un unico piano come siamo soliti immaginare, ma si sviluppino anche verticalmente mediante precarie e ripide scalinate. Lungo il nostro cammino si prospettano salite tortuose, prove difficili ma anche magnifiche discese in fondo alle quali ci attendono grandi finestre che, attraverso tendaggi svolazzanti, rivelano orizzonti lontani.
Carlo Ravaioli già a 10 anni dipinge il suo primo quadro a olio, la vita poi lo porta ad interessarsi di fumetto, illustrazione e fotografia. Si diploma come illustratore anatomico e negli anni ’80 apre uno studio di grafica pubblicitaria. Le sue mostre in Italia e all’estero risalgono sin dagli anni ’70, ed è presente con le sue opere, oltre che in prestigiose gallerie d’Italia, su importanti pubblicazioni d’arte e case d’asta. Alcune sue illustrazioni compaiono in un testo di educazione artistica e in una mostra al British Museum di Londra. Nei primi anni 2000 aggiunge alla sua produzione una novità tecnica e stilistica che viene utilizzata per i ritratti, i paesaggi e la natura morta.