Camera di Commercio della Romagna, presentato il primo Listino delle opere edili

Presentato martedì 23 ottobre, nella sede di Forlì della Camera di commercio della Romagna, il primo listino unitario dei prezzi informativi delle opere edili, relativo alle province di Forlì-Cesena e di Rimini. Dopo i saluti introduttivi del presidente della Camera di commercio, Fabrizio Moretti, sono intervenuti il Umberto Trevi e Antonio Galli, presidenti della Commissione unica Forlì-Cesena-Rimini, per illustrare nel dettaglio il documento. La novità rilevante di questa pubblicazione relativa alle quotazioni dei materiali e dei servizi del comparto edile consiste non solo nella raccolta in un unico volume dei esiti delle rilevazioni dei prezzi delle due province, ma nella identicità dei criteri di rilevazione e della codifica delle voci.

Il lavoro è il frutto della collaborazione delle imprese informatrici sulle due province e dal contributo di una Commissione unitaria Forlì-Cesena e Rimini, composta da rappresentanti di Enti, associazioni, organismi e componenti esperti del settore. Al tempo stesso, il volume si colloca nella continuità e nel riconoscimento delle esperienze e competenze espresse nelle due ex Camere di commercio accorpate. Il listino, valido e apprezzato strumento a supporto dell’imprenditoria locale, è documento di trasparenza e comprende una grande quantità di voci consultabili on-line.

I dati relativi alle visite al sito confermano l’attenzione da parte anche di esperti e professionisti. In questa edizione le voci monitorate sono 2.531, ripartite in due sezioni: la prima comprende 1.502 opere edili, la seconda 290 opere da idraulico e 739 opere da elettricista. Tutte le voci si riferiscono ai prezzi, rilevati sul mercato, di prodotti e servizi del comparto edile. L’edizione 2017 del Listino sarà disponibile online, in forma gratuita, all’indirizzo internet del sito www.romagna.camcom.gov.it/prezzi. 

In termini strutturali, al 30 giugno 2018, le imprese attive del settore delle costruzioni con sede nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) risultano 10.464, pari al 14,6% del totale delle imprese attive (16,3% a livello regionale e al 14,4% a livello nazionale). Le imprese del settore si sono ridotte dell’1,0% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (Emilia-Romagna -0,9%, Italia -0,8%). I dati economici congiunturali al 30 giugno 2018 (rilevazione di Unioncamere Emilia-Romagna) evidenziano un trend positivo del volume di affari degli ultimi 3 trimestri, con un miglioramento della dinamica tendenziale media su 12 mesi (+2,8%), mentre il trend degli ultimi 18 mesi è pari al +2,1%. Una positiva dinamica si registra nell’andamento del numero di transazioni immobiliari normalizzate (NTN): 6.254 nel 2017 (+7,3% rispetto al 2016) (Fonte: Agenzia delle Entrate – Osservatorio mercato immobiliare).

In termini strutturali, al 30 giugno 2018, le imprese attive del settore con sede in provincia di Forlì-Cesena risultano 5.600, pari al 15,1% sul totale delle imprese attive (16,3% a livello regionale e al 14,4% a livello nazionale). Le imprese del settore si sono ridotte dell’1,1% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno; risultato peggiore della media regionale (-0,9%) e nazionale (-0,8%). I dati economici congiunturali (rilevazione di Unioncamere Emilia-Romagna) evidenziano, a fronte di un lungo periodo di crisi, un miglioramento della situazione del settore a partire dal terzo trimestre del 2016, con variazioni trimestrali congiunturali positive del volume di affari. Con riferimento al 2018 (secondo trimestre), la variazione del volume d’affari (media degli ultimi 12 mesi) è stata pari al +3,5%, mentre il trend degli ultimi due anni è pari al +2,2%. Nel comparto immobiliare si registra una buona vivacità nel numero di transazioni normalizzate (NTN): 3.418 nel 2017 (+8,9% rispetto al 2016) (Fonte: Agenzia delle Entrate – Osservatorio mercato immobiliare).

Il settore riporta ancora una importante contrazione dei prestiti da parte del sistema creditizio: la variazione al secondo trimestre 2018 riferita al medesimo periodo del 2017 è pari al -8,5% (-3,9% per l’Emilia-Romagna), anche in seguito alla rilevante incidenza dei crediti deteriorati (sofferenze) riscontrato negli ultimi 4 anni (fonte: Banca d’Italia – Ufficio Ricerca Economica filiale di Bologna).