Ail, donata un’auto per l’assistenza domiciliare dalla Fondazione Bartolini

Da sinistra Chiara Farnedi, Valeria Armenti, Silvia Baroni, Luciano Guardigni

È una Dacia Lodgy comoda, spaziosa e, soprattutto, molto utile quella che la Fondazione Bartolini di Bologna ha donato alla sezione provinciale dell’Ail (Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma). Il mezzo è già stato destinato al trasporto dei medici impegnati nel servizio di assistenza domiciliare ematologica nel Forlivese e nel Cesenate, interamente finanziato dall’Ail con un contributo annuo di oltre 70mila euro.

L’auto porta sulle fiancate l’indicazione specifica della propria destinazione, a beneficio di quanti la vedessero sulle strade della provincia. Al volante, per quanto riguarda Forlì, si metterà la dottoressa Nives Lombini, che gestisce il servizio fin dalla sua attivazione nel 2001. Sul territorio di Cesena, dove è stato attivato dapprima nel 2005 il servizio medico di assistenza domiciliare ematologica decentrata e poi, dal 2011, quello attuale, si alterneranno le tre dottoresse attualmente in forza: Silvia Baroni, Valeria Armenti e Chiara Farnedi.

I numeri raccontano in maniera eloquente il bisogno da parte di tante famiglie di poter avere il medico nella propria casa, soprattutto quando il paziente ematologico ha difficoltà nei movimenti sia per la stessa patologia sia per l’età. Esigenza a cui l’Ail ha voluto rispondere con grande impegno. Complessivamente in provincia nel 2017 sono stati assistiti 80 pazienti, con circa 490 trasfusioni di globuli rossi e 80 di piastrine. Grazie alla collaborazione dell’ospedale “Bufalini” di Cesena, l’associazione può usufruire di un parcheggio protetto per la sistemazione dell’auto.