Notte Bianca del Cibo: parte da Forlipopoli l’evento che omaggia l’Artusi in regione

Da sinistra Simona Caselli (assessore agricoltura Regione Emilia-Romagna), Andrea Corsini (assessore turismo Regione Emilia-Romagna), Riccardo Lenzi (Team eventi Fico Eataly World), Adriano Bonetti (assessore attività produttive e turismo Comune di Forlimpopoli), Laila Tentoni (vice presidente Casa Artusi e coordinatrice eventi Notte Bianca del Cibo), Giordano Conti (presidente Casa Artusi)

Da Rimini a Piacenza, passando per Bologna e naturalmente Forlimpopoli: parte dall’Emilia-Romagna il gran tour della “Notte Bianca del Cibo italiano” che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in accordo con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno proclamato per il 4 agosto nell’Anno del Cibo Italiano, al fine di valorizzare il patrimonio enogastronomico nazionale, in omaggio a Pellegrino Artusi nel giorno della sua nascita.

Un tributo che riconosce e esalta il ruolo di Artusi (Forlimpopoli 1820-Firenze 1911), come testimonial perfetto di questa “Notte Bianca”. Pellegrino Artusi, infatti, con il suo ricettario “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” (presente in tutte le famiglie italiane e tradotto in tante lingue del mondo), realizza e aggrega una cucina nazionale che raccoglie e sintetizza le tante tradizioni locali, ricomposte in un mosaico che non appiattisce ma esalta le diversità. Il manuale artusiano, che ha viaggiato nelle valigie degli emigrati, è stato tradotto anche in tante lingue del mondo per due motivi: sia per chi vuole conservare le proprie tradizioni, sia per chi ama conoscere la cultura italiana.

Sono tanti gli eventi previsti in questa notte bianca emilianoromagnola, a cominciare da Forlimpopoli, dove
sotto la Rocca, al calar del sole, i sommelier Ais in alta uniforme presentano i migliori vini di tutta la regione
nella terza tappa estiva di “Tramonto DiVino”, il road show del gusto che promuove gli abbinamenti vino-cibo
territoriali con i Consorzi dei prodotti a marchio Dop e Igp. Ci saranno anche la cena sotto le stelle, show cooking e laboratori didattici in collaborazione con i Musei del Gusto, mostre d’arte e musica dal vivo.

Dall’entroterra alla costa, il Grand Hotel di Rimini, a 110 anni dalla sua nascita, non si è fatto scappare l’occasione di celebrare Artusi con ricette del manuale preparate dallo chef Claudio Di Bernardo, dimostrazioni di pasta tirata a mano dalle Mariette e una mostra di disegni sul cibo realizzati da Federico Fellini. Anche Fico Eataly World – il Parco del Cibo più grande del mondo a Bologna – festeggia la Notte Bianca del Cibo italiano dedicata a Pellegrino Artusi. Sabato 4 e domenica 5 agosto nei punti ristoro di Fico si potranno assaggiare ricette tratte dal manuale artusiano, sarà possibile visitare la mostra “100-120-150 Pellegrino Artusi e l’unità italiana in cucina”, assistere a dimostrazioni, eventi e show-cooking, e partecipare allo speciale “Aperitivo con delitto” a cura di Bottega Finzioni dal libro “Brividi a cena. Misteri e manicaretti con Pellegrino Artusi” (ed. Loggione).

La notte Bianca del Cibo entrerà anche a far parte delle proposte delle nuove destinazioni turistiche regionali. Destinazione Emilia cala i suoi assi coinvolgendo il territorio con manifestazioni a tema come “Notturni stellati omaggiano la cucina dell’Artusi”, visite guidate, degustazioni, cene con menu a base di piatti dal ricettario artusiano e show cooking: protagonisti i suggestivi Castello Pallavicino di Varano (Parma) , Castello di Gropparello (Piacenza) Castello di Bianello (Quattro Castella – Reggio Emilia) , Castello di Sarzano (Casina – Reggio Emilia), Casa del Correggio (Borgovecchio – Reggio Emilia) e Agriturismo Il Cavazzone (Viano – Reggio Emilia).

E ancora, visite guidate, degustazioni di vini, cene con menu a base di piatti dal ricettario artusiano, prodotti tipici sono protagonisti delle iniziative proposte dalla Destinazione Romagna dove, a partire da Forlimpopoli, “osterie diffuse” ricorderanno Artusi tra i lidi Ferraresi e le colline del Ravennate, i pendii e le rocche e i borghi di Forlì Cesena e Rimini. A Bertinoro, il primo agosto, il jazz incontra il vino di Romagna; a Cesenatico vino e Mariette il 3 agosto; il 4, a Coriano, l’intero paese dedica cene a tema, mentre a Comacchio, al Giardino del Museo Delta Antico e nel centro storico, è festa tra cibi e vini del territorio, musica jazz, soul and blues e letture musicali per i più piccoli. A Voghiera, il 5, sarà protagonista l’aglio nelle ricette di Artusi; a Bagno di Romagna, il 10 agosto, le vie del centro storico ospiteranno una suggestiva cena dove i commensali indosseranno abiti bianchi per omaggiare il grande maestro.

“Siamo la Regione che detiene il record italiano ed europeo dei prodotti di eccellenza”, sottolinea Simona Caselli assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna. “Sono ben 44 tra Dop ed Igp, oltre a 393 specialità iscritte nell’elenco dei Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali) – precisa la Caselli – dalle paste fresche alla biscotteria artigianale, per finire con i formaggi e le carni. Il fatturato 2016 delle imprese emiliano-romagnole del circuito Dop-Igp è stato stimato in oltre 2,7 miliardi di euro e l’agroalimentare di qualità è quindi il nostro biglietto da visita sui mercati internazionali. Stiamo accelerando sul versante della promozione e dell’internazionalizzazione delle imprese e siamo impegnati in vari progetti all’estero, con particolare attenzione sui mercati emergenti. L’export agroalimentare regionale ha superato l’anno scorso quota 6,2 miliardi (+5%), consolidando un trend di crescita che prosegue da parecchio tempo. Nell’anno che celebra il cibo italiano all’estero vogliamo fare ancora meglio, puntando in particolare sui mercati del sud-est asiatico, Cina e Giappone in testa, sul Canada, teatro della Settimana della cucina italiana nel mondo 2018, e sugli Usa, che è il principale mercato di sbocco del made in Italy. Lo sforzo che stiamo facendo è quello di fare sistema con il mondo delle imprese, dei consorzi e delle associazioni, come abbiamo fatto in occasione delle ultime due edizioni della Settimana della Cucina italiana nel mondo negli Stati Uniti (2016) e in Cina, nel novembre 2017”.

Che iniziative come la Notte Bianca del cibo siano un indicatore e un attrattore potente per lo sviluppo di un turismo attento e alla ricerca di nuovi interessi nel nome dell’identità territoriale e del buon vivere, lo precisa Andrea Cosini. “Il cibo è cultura e tradizione, legame col territorio e traino di promozione turistica – argomenta infatti il titolare dell’assessorato al turismo dell’Emilia-Romagna”. “Non a caso la nostra Food Valley è indicata tra le motivazioni che hanno spinto la prestigiosa guida Lonely Planet a incoronare l’Emilia-Romagna come prima meta europea nel Best in Europe 2018 davanti a nazioni come Spagna e Olanda. Un segno ulteriore dell’attrattività delle nostre eccellenze enogastronomiche che sono ormai ampiamente conosciute e riconosciute fuori dai confini regionali e nazionali. E lo dimostrano i dati dei flussi turistici sempre in crescita che a, fine 2017, hanno premiato le città e i territori della nostra regione con cifre record: presenze che hanno sfiorato i 57 milioni – 3,4 milioni in più rispetto al 2016 – e arrivi oltre i 12 milioni, con un aumento considerevole sia della clientela nazionale (+6,9% gli arrivi e +5,6% le presenze) che di quella internazionale (+7,6 gli arrivi e +8,9 le presenze). E oggi celebriamo al meglio l’Anno del cibo italiano con un ventaglio di eventi che vedranno il clou sabato 4 agosto, nel ricordo del giorno di nascita dell’Artusi, indiscussa figura di riferimento che con la ‘Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene’ ha contribuito a formare generazioni di cuochi e a costruire l’identità degli italiani a tavola. Un ulteriore tassello della nuova strategia turistica regionale che con la Destinazione Emilia, Destinazione Romagna e Bologna Città Metropolitana, Apt Servizi e le istituzioni, con un forte gioco di squadra, punta a valorizzare le bellezze dell’Emilia-Romagna per promuovere sempre più percorsi esperienziali di impatto”.

Per info: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/ e www.winefoodemiliaromagna.com.