Sindacati: firmato il rinnovo del contratto del settore avicunicolo provinciale

Da sinistra, Alessandro Scarponi (Uila Uil), Arturo Zani (Flai Cgil) e Francesco Marinelli (Fai Cisl)

Dopo una lunga trattativa, avviata nel mese di gennaio 2018, le organizzazioni sindacali Fai – Flai – Uila di Forlì Cesena, assistite dalle rappresentanze sindacali unite della delegazione trattante e da Confcooperative Forlì-Cesena, hanno raggiunto una ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto interaziendale del settore avicunicolo della nostra provincia, per oltre 5mila addetti per i prossimi 4 anni (2018-2021).

L’intesa è stata possibile grazie al buon andamento del settore e da una consolidata pratica di relazioni sindacali, che ha permesso il rinnovo di un accordo, che ha le sue radici fin dall’inizio degli anni ’80. I punti qualificanti di questo accordo, che verrà presentato nelle assemblee al giudizio dei lavoratori, nelle prossime settimane, riguardano: un maggiore controllo su ritmi e carichi di lavoro; l’organizzazione del lavoro; la salute e sicurezza; gli appalti e il lavoro interinale (in particolare si sono introdotte norme per la trasparenza e l’impegno ad evitarne l’utilizzo); il mantenimento della garanzia occupazionale anche oltre il periodo di comporto per i lavoratori affetti da malattie di lungo decorso; miglioramenti sugli inquadramenti del personale; l’incremento medio del 7,5 % sul salario variabile legato agli obiettivi di qualità, redditività, produttività; diritti di informazione preventiva e maggiore ruolo delle rappresentanze sindacali unite/rappresentanze sindacali aziendali.

I segretari generali di categoria Fai Cisl (Francesco Marinelli), Flai Cgil (Arturo Zani e SerenaBalzani) e Uila Uil (Alessandro Scarponi e  AlessandroBandini) esprimono un giudizio positivo sul risultato raggiunto, con la consapevolezza di avere dato continuità alla rappresentanza di interessi reciproci, per un settore strategico nell’economia della provincia di Forlì – Cesena.

Infatti, i dati del settore, riferiscono di come il peso del settore avicunicolo provinciale si attesti a circa il 25% del livello nazionale, e lo stato di salute del settore è dimostrato dall’aumento dei consumi di carni bianche, che negli ultimi cinque anni ha fatto registrare un aumento del 24% (dati Unaitalia). Il settore continua a creare valore: 5.850 milioni di fatturato nel 2017 in crescita di circa il 7% rispetto al 2016.