Pop up: il forlivese Massimo Missiroli è famoso nel mondo per i suoi libri

Massimo Missiroli

Alla Fiera del Libro Internazionale di Bologna, ha incontrato 8mila visitatori in 4 giorni; alla Fondazione Geiger Cecina, 11mila visitatori. È stato ospite d’onore alla Fiera internazionale dell’artigianato di Firenze, dove è stato apprezzato da 30mila visitatori in 10 giorni; non manca alll’appello nemmeno la Fiera del libro di Sharjah (Emirati Arabi Uniti), dove sono passati 37mila visitatori in 10 giorni.

Questi i numeri più recenti per spiegare la notorietà, in Italia e nel mondo, raggiunta dal bancario forlivese Massimo Missiroli con il suo hobby: il pop-up, o, più semplicemente, il libro tridimensionale, che sta diventando oggetto di attenzione di studiosi ed appassionati. La magia dei libri a tre dimensioni, quelli in cui le pagine si sollevano per creare vere e proprie sculture, non finiscono mai di stupire, a qualsiasi età. A realizzarli sono quelli che in gergo anglosassone si chiamano “paper engineer”, gli “ingegneri della carta”, oppure, con un termine meno nobile, cartotecnici. In Italia non ce ne sono molti, e i due più affermati sono Dario Cestaro e Massimo Missiroli.

Massimo Missiroli realizza libri pop up dal 1992, tiene laboratori per bambini in tutta Italia e nel mondo, ed è anche un appassionato collezionista di questo tipo di libri. Ne ha oltre 3mila, che conserva nella sua abitazione. “Bisogna prima immaginarsi – dice Missiroli – come poter costruire le figure e le pieghe e gli incastri che permetteranno alla carta di sollevarsi dalle pagine. In questo è importante avere una visione fotografica e anche cinematografica. Io sono stato un autodidatta e ho scoperto i meccanismi della tridimensionalità guardando i libri che cominciavo a collezionare. Anche in un’epoca così tecnologica non esiste una macchina in grado di realizzare un pop up. Il prototipo di un libro va sempre costruito a mano, con cartoncino, forbici e colla. Ci sono diversi meccanismi di base per dare forma alla carta. I pop up veri e propri formano una struttura tridimensionale una volta che la pagina si apre”.

Lo stilista Kenzo ha voluto un pop up di Massimo Missiroli all’interno di un volume celebrativo fotografico. È stato per diversi anni allievo di Richard Skarry, uno dei più famosi illustratori a livello mondiale. Nel 2008 ha ricevuto negli Sati Uniti il prestigioso Premio Andersen. Nel 2002, è uscito nelle librerie il “Pinocchio” realizzato da Missiroli, la cui prima pagina voleva essere un omaggio a quello della Blue Ribbon Press, lo stesso grosso burattino articolato in tre dimensioni. Il libro l’anno successivo fu selezionato tra i migliori 14 pop up del mondo.