Glauco Fiorini: a Dovadola, intitolazione della scuola media all’artista forlivese

La cerimonia di intitolazione della scuola secondaria di primo grado di Dovadola a Glauco Fiorini, che si è svolta venerdì 1 giugno, è stata caratterizzata da una folta presenza di cittadini e da momenti di grande emozione, quando è stato ricordato l’uomo, l’artista e l’insegnante. Insieme ai familiari di Fiorini (la moglie Alba, i figli Alessandro e Giampaolo), erano presenti Francesco Tassinari, sindaco di Dovadola, Anna Starnini, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Valle del Montone, Gabriele Zelli, presidente dell’associazione Glauco Fiorini, gli studenti dovadolesi e i loro genitori, numerosi ex allievi e amici che con Glauco hanno condiviso molti momenti della loro vita.

La manifestazione, coordinata dall’insegnante Eleonora Toledo, che di Fiorini è stata prima allieva e poi collaboratrice, ha avuto il momento più significativo quando i familiari di Fiorini hanno donato alla scuola due opere a perenne ricordo dell’artista.

La prima formazione di Glauco Fiorini, nato a Forlì nel 1941, si compì presso il Liceo artistico di Ravenna. Frequentò poi il corso per disegnatore anatomico chirurgico presso l’Istituto Rizzoli di Bologna. Dopo l’esordio, che lo vide interessato principalmente alla pittura, e una fase nella quale si occupò di design industriale, Fiorini si dedicò quasi esclusivamente alle arti plastiche e alla scultura. Decisivi furono i rapporti con il pittore Carlo Crespini e, soprattutto, con lo scultore Gino Del Zozzo.

Ad un’intensa produzione artistica affiancò l’attività di insegnante, lasciando negli allievi e nelle famiglie degli studenti un ricordo indelebile, tanto che sia la scuola media di Villafranca di Forlì sia quella di Dovadola sono a lui intitolate. Come docente, fece lavorare gli studenti in modo sperimentale e interdisciplinare, su argomenti e temi che quarant’anni fa non caratterizzavano i programmi scolastici, riuscendo a trovare il linguaggio, gli argomenti giusti per ogni alunno.

Tutto questo è stato interrotto dalla sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1994. Da allora i familiari, gli amici e gli estimatori sono stati protagonisti di diverse iniziative per ricordare Glauco Fiorini. Ha lasciato varie sculture in vetroresina, che potrebbero trovare il loro completamento grazie alla fusione in bronzo: una di queste, “La famiglia”, ideata dallo scultore nel 1989, è stata fatta fondere dal comitato “Una fusione per Glauco Fiorini”, costituitosi a Forlì il 2 aprile 1997, poi trasformato in associazione. La statua è, poi, stata donata alla città. Questa monumentale composizione, alta 3 metri e 40 centimetri, realizzata nel 1999 è stata collocata nel Parco Urbano “Franco Agosto”.

Un’altra opera pubblica di grandi proporzioni è il “Monumento al caduto dell’aria”, realizzata in cemento su un modello in polistirolo, creata nel 1981 per ricordare l’istruttore di volo Vladimiro Cimatti. Collocata nel parco della Polisportiva di Roncadello, l’opera è stata restaurata a cura dell’associazione “Glauco Fiorini” con il contributo determinante del Comitato di Quartiere e del Comitato di Gestione del Polisportivo “Cimatti”. La scultura, realizzata con materiale povero, nel giro di breve tempo è stata di nuovo soggetta a deterioramento da parte degli agenti atmosferici, riproponendo i già noti problemi di conservazione.

Glauco Fiorini era molto amato dai forlivesi ed è stato anche un punto di riferimento per gli abitanti di San Martino in Strada, quartiere nel quale viveva. Anche per questo, nel 2007 l’opera plastica “E poi…” è stata collocata nel piazzale della Pieve di San Martino in Strada; anche questa iniziativa è stata promossa dall’associazione Fiorini con il concorso di decine e decine di cittadini, enti, associazioni e ditte private.