Incontro con l’autore: Eraldo Baldini presenta il libro su fame e epidemie in Romagna

Si parlerà di epidemia, clima e carestie nella Romagna del passato sabato 28 aprile alle 17.30 alla libreria Ubik del centro commerciale Punta di Ferro (piazza della Cooperazione, Forlì). Lo scrittore Eraldo Baldini, co-autore insieme ad Aurora Bedeschi del volume ” Il fango, la fame, la peste. Clima, carestie ed epidemie in Romagna nel Medioevo e in Età moderna”, presenterà il testo in dialogo con Marco Viroli.
Trattare di clima, carestie ed epidemie relativamente a un territorio e alla sua popolazione su un lungo periodo significa cercare di delineare il complesso rapporto di quella stessa popolazione con l’ambiente, con le sue risorse e con le sue espressioni più problematiche o catastrofiche. Significa occuparsi della storia della vita quotidiana come pure degli eventi eccezionali, ma non per questo unici o rari, individuando dove possibile, i meccanismi delle ciclicità, dei mutamenti e delle loro fasi. Significa ipotizzare e tratteggiare una relazione. E che fra clima, disponibilità alimentari e malattie una relazione ci sia è indubbio, anche se spesso è impresa ardua stabilirne, in generale o epoca per epoca, le modalità, le caratteristiche e il peso.
Con una lunga e meticolosa ricognizione tra innumerevoli fonti, Eraldo Baldini e Aurora Bedeschi ricostruiscono questo quadro per la Romagna, relativo agli oltre milleduecento anni che vanno dall’alba del Medioevo all’ultima epidemia di peste che interessò l’Italia settentrionale, nella seconda metà del Seicento. E lo fanno ricorrendo non solo agli studi più specialistici e aggiornati, ma anche alle varie cronache e documenti locali di ogni epoca. Lo scopo è quello di delineare sia la storia del clima, delle carestie e delle epidemie in un territorio, sia quella della loro “narrazione”, cioè del loro impatto emotivo, del modo in cui vennero vissute e ne venne tramandata la memoria. L’affresco che ne esce è di estremo interesse e ricco di implicazioni che, lungi dal limitarsi a una fotografia del mondo di ieri, getta nuova luce sui problemi attuali e le emergenze dell’oggi.