Stagione musicale del Diego Fabbri, i fiati dei Berliner Philarmoniker a Ravaldino

I fiati dei Berliner Philarmoniker

Una serata con un quintetto di fiati con un’illustre storia alle spalle. Per la serata di sabato 21 aprile alle 21.00, alla chiesa di Ravaldino, la stagione musicale del Teatro Diego Fabbri vede infatti protagonista la formazione di fiati dei Berliner Philarmoniker accompagnati dall’ochestra Bruno Maderna. Con all’oboe Andreas Witmann, al clarinetto Walter Seyfarth, al corno Fergus Mc William e al fagotto Marion Reinhard, il quintetto diretto da Michael Hasel presenterà brani da “Rosamunde” di Franz Schubert, la sinfonia K 297 in mi bemolle maggiore di Mozart e la sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D 485 di Schubert.

Di “Rosamunde”, un dramma romantico in quattro atti con cori, accompagnamento di musiche e danze, sopravvivono solo le musiche di scena di Schubert: dieci numeri e l’ouverture, equamente divisi tra brani strumentali e vocali. Tre sono intermezzi, collocati alla fine dei primi due atti. L’ultimo, il più celebre, è un “andantino” poi riutilizzato nel quartetto in la minore D 804 e nelle Variazioni dell’Improvviso op. 142 n.3. La sinfonia concertante in mi bemolle maggiore fu composta da Mozart durante il terzo soggiorno a Parigi, nell’aprile 1778, in grande fretta per quattro musicisti della cerchia di Mannheim. Conosciamo l’opera in un adattamento anonimo dove flauto e oboe sono sostituiti da oboe e clarinetto. L’opera è però considerata autentica ed è fondamentale nel repertorio nei solisti di fiati. La quinta sinfonia di Schubert è un omaggio a Mozart.

Il Berliner Philharmonic Wind Quintet (quintetto di fiati dei Berliner Philarmoniker) fu fondato nel 1988 con il patrocinio di Herbert von Karajan e fu il primo quintetto di fiati stabile all’interno della tradizione di musica da camera dell’orchestra tedesca. In qualità di musicisti della Filarmonica di Berlino, hanno collaborato con i più grandi direttori e si sono esibiti in Europa, America, Israele, Australia ed Estremo Oriente.