Ior, stretto un accordo con l’Ausl per l’accompagnamento dei pazienti oncologici

Gli autisti volontari dello Ior

Siglato un patto di collaborazione tra l’Ausl della Romagna e l’Istituto Oncologico Romagnolo, organizzazione non-profit che dal 1979 opera a fianco della struttura pubblica per fornire servizi al malato oncologico. In questi giorni è stata infatti integrata la convenzione tra l’Azienda e la onlus per quanto concerne l’accompagnamento gratuito di quei pazienti che non hanno la possibilità di raggiungere i luoghi di cura in autonomia: un’attività fondamentale per il territorio, come dimostrano i numeri ad esso legati. Solo nel 2017, sono stati infatti ben 654 i pazienti trasportati gratuitamente dai 64 volontari autisti dello Ior su tutta la Romagna, per un totale di 177.484 km percorsi in 4.528 viaggi al fianco di chi aveva bisogno.

“Si tratta di un risultato fondamentale per la nostra organizzazione – spiega il direttore generale dello Ior, Fabrizio Miserocchi – significa che l’Ausl Romagna ha riconosciuto non solo l’importanza, ma soprattutto la qualità del servizio offerto. L’integrazione della convenzione significa anche assumersi una forte responsabilità nei confronti dell’Azienda e dei malati oncologici del nostro territorio: tuttavia si tratta di una sfida che sentiamo di poter vincere. L’accompagnamento gratuito è un servizio che già dal 2012 presso la nostra organizzazione ha assunto una forma ben strutturata e regolamentata: penso che quindi saremo più che pronti ad assumerci questa responsabilità. Ci tengo quindi a ringraziare l’Ausl per questo riconoscimento e per la sensibilità dimostrata: sono sicuro che insieme dimostreremo una volta di più quanto la Romagna rappresenti un’eccellenza a livello nazionale per quel che concerne la lotta contro il cancro”.

L’integrazione della convenzione renderà quindi lo Ior l’ente di riferimento per quanto riguarda il trasporto dei pazienti che non possono muoversi in autonomia presso i luoghi di cura della Romagna, compresa l’Irst Irccs di Meldola. “Ci tengo però a precisare che il nostro rimarrà un servizio d’accompagnamento – spiega Miserocchi – i nostri autisti volontari continueranno ad andare a prelevare il malato direttamente a domicilio; trascorreranno con lui il tempo necessario a sottoporsi alle terapie; e lo riporteranno a casa, in maniera completamente gratuita, proprio come farebbe un famigliare o un amico. È qualcosa che va ben al di là di un semplice trasporto”.

L’integrazione di questa convenzione con l’Ausl Romagna va incontro in particolare ai pazienti residenti in altra sede che quotidianamente devono sottoporsi a radioterapia presso i centri di Forlì, Meldola o Cotignola. Già a fine 2017 il presidente dell’Istituto Oncologico Romagnolo, prof. Dino Amadori, era intervenuto annunciando un’intensificazione dell’attività di accompagnamento fornito dallo Ior: una presa di responsabilità che trova così a distanza di pochi mesi la sua ufficializzazione.