Il quartiere di San Martino in Strada nel decimo volume delle edizioni “L’Almanacco”

Il quartiere di San Martino in Strada al passaggio del Fronte

È arrivata anche la decima tappa delle edizioni L’Almanacco nei borghi e nelle vie del centro storico, dopo Borgo San Pietro, Borgo Schiavonia, Borgo Ravaldino, Borgo Cotogni, Campo dell’Abate, Sobborgo Mazzini, Sobborgo Romiti e Vecchiazzano. Gli autori del decimo volume, incentrato sul quartiere di San Martino in Strada, sono Piero Ghetti, Marino Mambelli, Mario Proli e Gabriele Zelli. La formula non è cambiata: brevi saggi di un affiatato gruppo di appassionati storici locali e foto d’epoca. 

Il testo, che traccia la storia del quartiere di San Martino in Strada dalle origini ai fatti più recenti, è in distribuzione nelle edicole e librerie di Forlì e costituisce la decima puntata della collana storica di Almanacco Editore dedicata ai Borghi della città inaugurata nel 2004 con E’ Borg dal Sarach dedicato a via Maurizio Quadrio e Piazza Cavour.

“Ci troviamo di fronte ad un vero paese – si legge nell’introduzione – cresciuto dal secondo dopoguerra con una progressione costante. Un quartiere che nel nome stesso racconta il suo destino di luogo di passaggio, di cintura tra il ‘cittadone’ e le vallate, di incontro tra le genti. Un luogo operoso dove nessuno ha atteso aiuti dall’esterno, ma si è rimboccato le maniche per dare vita alle realtà diventate poi socialmente e culturalmente trainanti per i residenti: dalla Casa del popolo alla Polisportiva, dalla palestra alla parrocchia”.

corredo degli scritti di Piero Ghetti, Marino Mambelli, Mario Proli e Gabriele Zelli, decine di immagini d’epoca messe a disposizione da alcuni archivi privati, mentre l’attualità viene immortalata attraverso le fotografie di Fabio Blaco.

Le pagine del volume passano in rassegna le origini i luoghi del quartiere, la toponomastica, i personaggi illustri e popolari, le abitudini e gli eventi che sono entrati nel cuore dei forlivesi, come l’ormai tradizionale carnevale. La foto in copertina raffigura il passaggio del fronte, sul retro appare Angelo Dall’Agata, uno dei fondatori della locale casa del popolo.

L’opera è stata realizzata grazie anche al contributo di alcune realtà economiche locali come Fisioterapia Mambelli, Legacoop Romagna, Teloneria Forlivese, Pasticceria Amadori e Grafiche MDM.