Coldiretti Forlì-Cesena: una petizione contro la contraffazione per dire #stopcibofalso

Salvare il nostro cibo e rendere trasparente il carrello della spesa è l’obiettivo della raccolta firme a sostegno della petizione #stopcibofalso, promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica per chiedere all’Unione Europea di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti. Nonostante i passi avanti, infatti, permangono ancora ampie zone d’ombra per cui ogni giorno rischiano di finire nel piatto alimenti di bassa qualità e origine incerta che mettono a rischio la salute, come dimostrano i ripetuti allarmi alimentari.

La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari tipici dell’Emilia Romagna costano solo alla nostra regione circa 30mila posti di lavoro, con l’industria del falso made in Emilia Romagna che fattura, solo nell’agroalimentare, oltre 8 miliardi di euro (60 miliardi per l’agroalimentare nazionale). La lotta al cibo “fake” nel piatto rappresenta, dunque, ormai un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e per generare occupazione. A tal fine, anche Coldiretti Forlì-Cesena invita tutti i consumatori ad aderire alla petizione firmando non solo presso tutti gli uffici Coldiretti, ma anche nei Punti Campagna Amica. Nella giornata di martedì 20 marzo è ancora possibile aderire, dalle 9.00 alle 19.00, presso il Punto Campagna Amica dell’azienda agricola Bertozzi, in via Santa Croce a Bertinoro.

“Bisogna combattere l’inganno globale che causa danni economici e di immagine alle nostre produzioni – afferma il presidente di Coldiretti Forlì-Cesena Andrea Ferrini – per questo è necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo estendendo a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti alimentari”. La raccolta firme rivolta al Presidente del Parlamento Europeo proseguirà fino alla fine di aprile in tutti i mercati, nelle botteghe e negli agriturismi di Campagna Amica.