In ricordo dei Fulcieri Paulucci di Calboli, un incontro a Palazzo Romagnoli

Fulcieri Paulucci di Calboli

Giovedì 15 marzo alle ore 16.00, a Palazzo Romagnoli (via Albicini 12, Forlì) si svolge l’incontro “In vista di un centenario. Leggendo la storia della famiglia di Fulcieri Paulucci di Calboli”. Introduce il pomeriggio Elisa Giovannetti, assessora alla cultura del Comune di Forlì. Intervengono Flavia Bugani, Paolo Cortesi e Francesco Gioiello. Sarà presente anche Giovanni Tassani, autore del volume “Responsabilità e storia. I Paulucci di Calboli sulla scena del Novecento”. L’appuntamento, organizzato dall’Amministrazione comunale, si inserisce nel programma di eventi promossi in occasione dell’anniversario della morte dell’eroe forlivese. Per informazioni: tel 0543 712627.

Fulcieri Paulucci di Calboli, nato da famiglia forlivese nel 1893, seguì in gioventù il padre Raniero Paulucci, importante diplomatico, nei suoi spostamenti in Europa e nel 1910 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Genova, dove si laureò nel 1914. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò e chiese di essere destinato alla prima linea, offrendosi di volta in volta volontario anche per missioni ritenute molto pericolose. Durante una di queste riportò gravi ferite che gli causarono una invalidità permanente. Decorato di medaglia d’oro al valor militare nel 1917, proseguì il suo impegno patriottico, animando, nonostante la difficoltà delle proprie condizioni fisiche, numerose attività di propaganda volte ad esortare gli italiani alla resistenza civile. Morì, a soli ventisei anni, nel 1919, in Svizzera. Le sue spoglie furono trasferite nel Cimitero Monumentale di Forlì.

L’ambasciatore e senatore Raniero Paulucci di Calboli, padre di Fulcieri, lasciò in testamento alla sua morte, nel 1931, una cifra assai considerevole nonché alcune collezioni, tra cui spicca quella delle sette sculture di Adolfo Wildt oggi esposte a Palazzo Romagnoli. In anni più recenti altri importanti fondi sono stati donati agli istituti culturali della città, tra i quali basti citare una collezione, unica al mondo, di materiali librari e documentali, sull’Affaire Dreyfus, snodo importante nella storia francese tra Otto e Novecento, ed una biblioteca di studi storici, diplomatici e letterari comprendente diecimila testi nelle più varie lingue, giapponese compreso.

Il Comune di Forlì, in intesa con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, e in accordo con le varie istituzioni preposte alla conservazione dei Beni Culturali, è attualmente impegnato ad acquisire in proprietà, cogliendo l’intenzione in tal senso dell’erede Contessa Simonetta Paulucci di Calboli, al fine di valorizzarlo facendolo conoscere in campo nazionale e internazionale, il prezioso e vastissimo Archivio, attualmente depositato in Archivio di Stato di Forlì.