Economia: confermata la diffusione dell’imprenditorialità romagnola nel 2017

I dati di Infocamere-Movimprese relativi al sistema imprenditoriale della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano, per il 2017, l’elevata e diffusa imprenditorialità rispetto al livello regionale e nazionale. La consistenza delle imprese attive totali è stabile. Crescono le imprese attive nel settore dell’alloggio e ristorazione, nei servizi finanziari e nelle attività immobiliari; in crescita anche alcuni settori del terziario (servizi di ICT, attività professionali, servizi di supporto alle imprese, altre attività di servizi). Continua l’aumento del numero delle società di capitale, mentre le localizzazioni attive sono stabili.

Al 31 dicembre del 2017, sul territorio di Forlì, Cesena e Rimini si contavano 82.055 imprese registrate (sedi), di cui 71.433 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 98 imprese attive ogni mille abitanti (91 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale). Sulle localizzazioni registrate (sedi e unità locali), alla fine dell’anno scorso se ne contavano 99.642, delle quali 88.409 attive (+0,1% rispetto al 31 dicembre 2016).

Nel corso del 2017, nell’aggregato Romagna, sono avvenute 4.477 iscrizioni e 4.645 cancellazioni, per un saldo negativo di -168 unità. Il tasso di crescita annuale delle imprese registrate è stabile e si attesta a -0,20%, un valore inferiore al dato regionale (-0,14%) e in controtendenza rispetto a quello nazionale (+0,76%). Sebbene le imprese attive siano dunque in flessione, appare positiva la stabilizzazione del trend. La diminuzione annua risulta infatti analoga a quella verificatasi nel 2016 e permane al punto percentuale.

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: commercio (24,1% sul totale delle imprese attive), in calo dell’1,1%; costruzioni (14,7%), in calo dell’1,2%; agricoltura (12,9%), in flessione dell’1,9%. Alloggio e ristorazione (10,4%) risulta in leggera crescita (+0,3%); industria manifatturiera (8,7%) risulta in flessione (-0,8%), mentre le attività immobiliari (7,7%) sono in leggera crescita (+0,3%). Si segnala la dinamica positiva dei settori “attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,3% sul totale, con una crescita dell’1,4%), “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 2,7%, +5,5%), “attività artistiche, sportive, d’intrattenimento” (incidenza del 2,3%, +0,6%), “servizi d’informazione e comunicazione” (incidenza dell’1,9%, +3,0%) e le “attività finanziarie e assicurative” (incidenza dell’1,9%, +1,2%). Infine le “altre attività di servizi” (incidenza del 4,6%) crescono dell’1,3%.

Per quel che riguarda nello specifico Forlì-Cesena, al 31 dicembre 2017 si contavano 42.494 imprese registrate, delle quali 37.140 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 94 imprese attive ogni mille abitanti. Le localizzazioni registrate sono 50.869, delle quali 45.263 attive (-0,4% rispetto al 31 dicembre 2016).

Nel corso del 2017, in provincia si sono verificate 2.037 iscrizioni e 2.335 cancellazioni, per un saldo negativo di 298 unità. Il tasso di crescita annuale delle imprese registrate risulta stabile (-0,70%). Nel confronto con il 2016, si riscontra un calo delle imprese attive dello 0,9%, in linea con la variazione negativa regionale (-0,7%), mentre risulta stabile il dato nazionale (+0,1%).

Riguardo ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il commercio (22,2% sul totale) con una flessione dell’1,7% delle imprese attive rispetto al 31 dicembre del 2016; l’agricoltura (incidenza 17,9%, -2,0%); le costruzioni (incidenza del 15,2%, -1,1%) e il manifatturiero (incidenza pari al 9,8%, -1,3%). Si segnala la dinamica positiva dei settori “attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,3% sul totale, con una crescita dell’1,7%), “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 2,4%, +4,5%) e le “altre attività di servizi” (incidenza del 4,9%, +1,2%).