Avis Comunale di Forlì: il presidente Valdemaro Flamini presenta i dati del 2017

Valdemaro Flamini

Per l’associazione dei donatori di sangue di Forlì, il 2017 si è chiuso in positivo.

“I dati a disposizione sono confortanti, ma non soddisfacenti”, commenta Valdemaro Flamini, presidente di Avis Forlì.

Quanti sono i donatori?
Sul totale dei 3668 attivi nel 2017, 470 sono nuovi donatori. Se però a questi togliamo i 444 che hanno superato il limite d’età, sono deceduti o non sono più idonei, resta una differenza attiva di 26 nuovi donatori. Finché i numeri hanno segno più sono un successo, anche se l’invecchiamento della popolazione frena la crescita dei nuovi volontari.

Ci sono nuove leve?
Sì, il dato più incoraggiante viene dai giovani: il 20% del totale dei donatori sono ragazzi fra i 18 e i 24 anni. A Forlì la loro percentuale è tra le più alte; la maggioranza sono ragazze (314 sui 286 maschi), mentre nelle altre fasce d’età prevalgono gli uomini. Proprio in virtù del nuovo trend, speriamo di diminuire la forbice tra i sessi.

Com’è andato il 2017 per le donazioni?
Molto bene: solo a Forlì ne abbiamo avute 179 in più rispetto al 2016. L’aumento di donatori è contenuto, ma questi donano di più. Anche per il comprensorio, il dato finale è positivo, perché le donazioni sono state 226 in più del 2016.

Non sono risultati soddisfacenti?
Non del tutto, perché restiamo di 900 donazioni al di sotto delle richieste del Centro Regionale Sangue dell’Emilia-Romagna. Per questo abbiamo bisogno di nuovi donatori, soprattutto fra i giovani.

LAURA BERTOZZI