Liceo scientifico: A Forlì un’universitaria americana per il “Global Teaching Labs”

Fino a venerdì 26 gennaio, è in corso al Liceo scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli di Forlì il “Global Teaching Labs”. Si tratta di un progetto del Ministero dell’Istruzione che prevede l’accoglienza, presso 25 licei italiani con indirizzo “Scienze Applicate”, di altrettanti studenti universitari statunitensi selezionati dal “MIT-Italy Program” del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge (M.I.T) per svolgere un tirocinio in Italia.
Kristen Overly, la tirocinante assegnata al Liceo scientifico di Forlì, affianca da due settimane un docente italiano tenendo lezioni di scienze naturali in lingua inglese in alcune classi quarte e quinte dell’indirizzo “Scienze Applicate”. In aggiunta al valore culturale e linguistico dell’esperienza, gli studenti hanno anche avuto modo di venire a contatto con il modello formativo del MIT, basato su strategie didattiche come l’apprendimento attivo, il collaborative learning e la didattica laboratoriale.
Considerata l’eccezionalità dell’esperienza, alcuni studenti del Liceo (Niccolò Zamarian, Maria Luisa Barogi, Alessia Dugheria e Alba Dorni, tutti della classe 5°E) hanno intervistato Kristen, chiedendole dei suoi studi e del suo tirocinio a Forlì.
Da dove vieni?
Vengo dall’Ohio, ma sono andata a scuola Boston e attualmente frequento il MITdi Boston.
Cosa studi?
Sono al secondo anno di Biological Engeneering.
Perché hai scelto questa facoltà?
Non volevo studiare biologia pura, perché mi piace capire come accadono le cose, qual è il loro processo. Per questo ho preferito un percorso di studi che prevedesse attività laboratoriali e di ricerca legate all’ambito delle scienze e della biologia.
Com’è il MIT?
Un bel posto, con gente da tutto il mondo, veramente in gamba. Tutti lavorano molto e insieme, collaborano pur occupandosi di cose diverse. Si impara in classe ma anche fuori.
Cosa impari fuori dalla classe?
Faccio presentazioni, organizzo eventi per i club di scienze e intrattengo rapporti con investitori startupper. Queste attività mi hanno permesso di stringere una serie di relazioni nell’area di Boston con il mondo del lavoro.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Frequentare gli amici, guardare la tv, uscire nei locali, fare shopping, andare a teatro.
Hai trovato differenze tra studenti italiani e studenti americani?
Non credo ci siano grandi differenze, gli adolescenti son adolescenti in tutto il mondo, ci sono quelli interessati alla scuola, quelli meno. Gli italiani sono eleganti nel vestire, parlano bene inglese. In America studiamo spagnolo per molti anni ma non lo parliamo così bene.
Hai detto che parli cinese: dove l’hai studiato e perché?
L’ho studiato nella mia scuola: potevo scegliere tra cinese e spagnolo, ma spagnolo l’ho studiato fin dall’asilo e volevo fare qualcosa di nuovo. Sono stata in Cina con la mia famiglia l’anno prima di scegliere questa lingua ed è stata una bella esperienza, ho pensato fosse una civiltà interessante e che fosse utile per le relazioni commerciali. L’ho studiato per 4 anni e sono stata in Cina per un mese per approfondire ricerche sull’intervento all’anca.
Potete scegliere le materie del vostro corso di studi?
Sì. Io per esempio seguo contemporaneamente economia, cinese, biologia, chimica, diritto.
Pratichi qualche sport?
Sì, pratico canottaggio. In America lo sport è molto importante, le università sono divise in fasce a seconda dei finanziamenti che ricevono per lo sport. Il canottaggio è sempre in prima fascia perché servono molti soldi per comprare le barche e svolgere l’attività; inoltre, in base allo sport che si pratica, si possono ottenere borse di studio per frequentare l’università, che in America è molto costosa.
Che cosa hai apprezzato particolarmente dell’Italia?
Conoscevo l’Italia perché l’avevo visitata in passato. Le cose che più ho apprezzato sono la qualità del cibo, l’affabilità delle persone e le distanze ravvicinate.