Papa Pasquale II: Le celebrazioni a Santa Sofia per il nono centenario della morte

Anche Forlì ha avuto il suo Papa. È Pasquale II, al secolo Rainerio Raineri, nato nel 1050 nel castello di Bleda, a Isola di Santa Sofia, e morto a Roma 900 anni fa, all’inizio del 1118.

Per il centenario sono in programma varie iniziative, a cominciare dal 20 gennaio, con il convegno di studi che si terrà alle 16.00 al teatro Mentore di Santa Sofia. Il giorno seguente, alle 10.30, celebrazione della messa nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Isola, in ricordo del Pontefice santasofiese.

Divenuto monaco, Rainerio fu creato cardinale da papa Gregorio VII attorno al 1076. Papa Urbano II lo nominò quindi legato pontificio in Spagna. Eletto Papa il 13 agosto 1099, a lui fu portato l’annuncio della liberazione del Santo Sepolcro avvenuta un mese prima, al termine della prima crociata. Nel 1113, papa Pasquale II riconobbe l’ordine degli Ospitalieri di San Giovanni in Gerusalemme, i Cavalieri di Malta, il più antico degli ordini religiosi cavallereschi. A Pasquale II si attribuisce anche la nomina del primo vescovo in terra d’America, circa quat- tro secoli prima della nascita di Cristoforo Colombo: si tratta di Enrico, o Henricus, vescovo di Groenlandia e Terranova.

Nella lunga lotta contro gli imperatori sulla lotta per le investiture, portò avanti con zelo la politica ildebrandina, con esiti alterni. Nel concilio del 1102 Pasquale rinnovò la scomunica contro Enrico IV. Contro lo stesso imperatore si rivoltò il figlio Enrico V, tanto che ne scaturì una guerra civile (1104), vinta da Enrico V. Il padre morì nel 1106, mentre elaborava propositi di vendetta. Pasquale si preparò ad allacciare relazioni diplomatiche con il nuovo imperatore Enrico V, che nel maggio 1105, al Concilio di Nordhausen, aveva pubblicamente affermato la propria devozione per la Chiesa. Dopo quest’iniziale politica conciliante, però, Enrico V avanzò le stesse pretese di suo padre nei confronti della Santa Sede.

Dopo alterne vicende seguite alla morte della contessa Matilde, che aveva lascia- to tutti i suoi territori alla Chiesa, l’imperatore li pretese come feudi imperiali e costrinse il Papa a fuggire a Montecassino. Enrico trascorse la Pasqua del 1117 a Roma, ricevuto con tutti gli onori. Pasquale ritornò dopo il ritiro dell’imperatore all’inizio del 1118, ma morì nel giro di pochi giorni, il 21 gennaio di quello stesso anno. È sepolto nella Basilica di San Giovanni in Laterano.