“Petronilla”, la pièce in scena il 6 luglio alla Fabbrica delle Candele
Il cibo come metafora di vita, amore, identità e come fonte di ispirazione. Ma il cibo è anche memoria, con i suoi sapori e profumi che rievocano immagini e sensazioni del passato. Nello spettacolo “Petronilla, l’arte di cucinare con quello che c’è”, realizzato dalla compagnia “Teatro delle Forchette” insieme a “Malocchi e Profumi”, in scena giovedì 6 luglio alle 21.15 alla Fabbrica delle Candele di Forlì, è proprio il cibo, o meglio, la fame, ad essere il filo conduttore di un racconto che ripercorre i ricordi infantili di una bambina vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale, le privazioni alimentari da lei vissute focalizzate attorno all’immagine di un libro di ricette. Si tratta di “Le ricette di Petronilla”, un testo che è parte del corredo di sua madre e che la piccola sfoglia fin dalla più tenera età con curiosità per le illustrazioni, poi, con il passare del tempo, con l’interesse che si riserva a un libro di racconti. Sul finire della Guerra, la protagonista della pièce incontra, senza saperlo, Petronilla, che altri non è se non Amalia Moretti Foggia, una delle prime donne ad essersi laureata in medicina e a collaborare con “La Domenica del Corriere” con articoli di cucina e salute. Di qui, nascerà nella bambina una trascinante attrazione per questa donna, femminista ante litteram dalla vita movimentata. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Sabina Spazzoli.