Forlimpopoli, a Pupi Avati il premio Artusi 2022; il 4 agosto cena stellata con “Tramonto DiVino”

Forlimpopoli festeggia il compleanno di Pellegrino Artusi (4 agosto) con la cerimonia di consegna del Premio Artusi 2022 al regista Pupi Avati preceduta dalla cena stellata di “Tramonto DiVino”. Il Premio Artusi viene assegnato ogni anno dal Comune di Forlimpopoli su proposta del Comitato Scientifico della Fondazione Casa Artusi a un personaggio che si sia distinto per l’originalità e l’importanza del contributo offerto alla riflessione sui rapporti fra uomo e cibo: nell’albo d’oro della manifestazione tanti nomi illustri, da Ermanno Olmi a Vandana Shiva, da Muhammad Yunus a Eduardo Galeano, da Carlo Petrini e don Luigi Ciotti.

Quest’anno il Premio è stato attribuito a Pupi Avati “per essere riuscito a rappresentare nella sua opera i caratteri essenziali della cucina di casa e a nutrire l’immaginario collettivo con forme e figure emblematiche in grado di cogliere lo spirito autentico della convivialità familiare”. La cerimonia di consegna del Premio Artusi al Maestro Avati si terrà alle 21.30 nell’arena di piazza Fratti (corte della Rocca).

A seguire sarà proiettato il documentario di Adriano Pintaldi “Pupi Avati, la Tavola Racconta”, che documenta nel migliore dei modi il rapporto del regista bolognese con la cucina, le tradizioni della tavola, la cultura del cibo. Il documentario racconta, infatti, attraverso le sequenze dei suoi film, l’importanza che questo Maestro del Cinema italiano riserva alla ritualità della tavola vista come momento di aggregazione e catarsi. La normalità di un pranzo di famiglia, la festa di laurea, il pranzo di nozze o la semplice scelta di un determinato piatto entrano a far parte della trama, disegnano il contesto del racconto, spesso riportando alla memoria del personaggio e dello spettatore echi del proprio passato, della propria infanzia, momenti felici o drammatici. Indimenticabile, ad esempio, è il menù di venti portate per il pranzo di fidanzamento nel film “Storia di Ragazzi e di Ragazze”.

È lo stesso Pupi Avati a guidarci fra i suoi film per mettere a fuoco la grande tradizione culinaria dell’Emilia e Romagna, ma accanto a lui compaiono alcuni dei suoi protagonisti preferiti: Gianni Cavina, Alessandro Haber, Carlo Delle Piane, Diego Abatantuono, Christian De Sica, Antonio Albanese, Katia Ricciarelli, Sandra Milo, Francesca Neri, Vanessa Incontrada, Silvio Orlando, Neri Marcorè, Lino Capolicchio, Giancarlo Giannini.

Cena stellata in onore del grande Pellegrino

Ma i festeggiamenti per il compleanno di Pellegrino Artusi si apriranno già alle 19.00, quando si andrà  “A Cena con Tramonto DiVino”, nuova tappa del tour del gusto dedicato alle eccellenze dell’Emilia-Romagna. La cena sarà allestita en plein air in piazza Garibaldi, sotto la Rocca: accoglienza dalle ore 19.00,  inizio servizio dalle 19.30, conclusione alle  21.30, per consentire poi a chi lo desidera di seguire la cerimonia del Premio Artusi e la proiezione del docufilm. A interpretare i prodotti Dop e Igp della nostra Regione sarà lo chef Paolo Teverini dell’associazione CheftoChef Emiliaromagnacuochi insieme a Carla Brigliadori, maestra di cucina della scuola di Casa Artusi.

Due i piatti proposti dallo chef con particolare riferimento alla cucina artusiana:

  • il Risotto come da ricetta 87 del manuale Artusiano (Riso del Delta del Po Igp, Scalogno di Romagna Igp, filange di Mortadella Bologna Igp, sugo di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp);
  • – il dessert gourmet ‘Squacquerone Cake alla Pesca Nettarina di Romagna Igp.

Fra i protagonisti della cena proprio le eccellenze certificate regionali spettacolarizzate durante lo show cooking condotto a quattro mani da dallo chef Teverini e da Carla Brigliadori: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, la Mortadella Bologna Igp, lo Scalogno di Romagna Igp, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp. Ad accompagnare i piatti “stellati” un generoso assaggio di prodotti certificati: Parmigiano Reggiano Dop a scaglie; Prosciutto di Parma Dop; Mortadella Bologna Igp, Squacquerone di Romagna Dop, Piadina Romagnola Igp. A servire i prodotti i ragazzi della Scuola Alberghiera Pellegrino Artusi di Forlimpopoli coordinati dal maitre Stefano Buda e dallo chef Walter Convertito. I vini in abbinamento ai piatti sono le “eccellenze” della Guida Emilia Romagna da Bere e da Mangiare 2022/23 fresca di stampa con carte vini dedicate, preparate ad hoc dai sommelier di Romagna ed Emilia. Le note lounge del DJ Marcello Tosi, lo storytelling su vini e prodotti e le premiazioni dei vini top delle cantine del Forlivese animeranno la serata.

“Tramonto DiVino”, a cura di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Assessorato all’Agricoltura della Regione, Unioncamere Emilia Romagna e Apt servizi, è organizzato da Agenzia PrimaPagina e Ais Romagna ed Emilia in collaborazione con CheftoChef Emiliaromagnacuochi, il Comune di Forlimpopoli e la Fondazione Casa Artusi. Costo di partecipazione 35 euro: cena con vini in accompagnamento al calice e nuova Guida Ais Emilia Romagna da Bere e da Mangiare. Per prenotare la cena: shop.emiliaromagnavini.it fino a esaurimento posti.

Pupi Avati

Giuseppe Avati, detto Pupi, è nato a Bologna nel 1938 da una famiglia borghese (suo padre era antiquario), ed è il fratello maggiore dello sceneggiatore e produttore Antonio Avati. La sua prima passione è la musica jazz, a cui si dedica entrando, come clarinettista, nella Doctor Dixie Jazz Band (dove suona con il giovane Lucio Dalla). Nel frattempo si laurea in scienze Politiche e comincia a lavorare per una grade azienda di surgelati. Ma il richiamo dell’arte e della creatività è fortissimo. Folgorato dalla visione di 8 e mezzo di Fellini, decide di tentare la strada del cinema e nel 1968 esordisce dietra la macchina da presa, con  la pellicola grottesca “Balsamus, l’uomo di Satana”. Seguiranno “Thomas e gli indemoniati” (1969) con il suo attore feticcio Gianni Cavina e un’esordiente Mariangela Melato, e il felliniano “La mazurca del barone, della santa e del fico fiorone” (1974) con Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio. In quegli anni firma come sceneggiatore “Il bacio” (1974) diretto da Mario Lanfranchi e “Salò e le 120 giornate di Sodoma” (1975) di Pier Paolo Pasolini.

Nella sua carriera Pupi Avati ha diretto una quarantina di film e una ventina di lavori per la televisione (fra cui “Jazz Band” in cui rievoca i suoi esordi musicali), spaziando fra generi diversi, dall’horror al musical, dalla commedia al dramma. Fra i suoi titoli “La casa dalle finestre che ridono”, “Una gita scolastica” (con cui vincerà il Nastro d’argento come Migliore Regista e Miglior Soggetto Originale), “Regalo di Natale”, “Storie di ragazzi e di ragazze” (con cui otterrà il David di Donatello per la migliore sceneggiatura e i Nastri d’Argento come miglior regista e migliore sceneggiatura), “Il cuore altrove”, fino al recentissimo “Lei mi parla ancora” (2021). A settembre uscirà il suo nuovo film “Dante”.