Comitato Civico SS67: bene il dialogo con l’assessore Corsini, ma la statale 67 è fuori dalle priorità

Il Comitato Civico SS67 è stato invitato e ha partecipato all’Agorà della Montagna Forlivese con a tema la viabilità delle aree interne, organizzata dal Partito democratico, svoltasi a Santa Sofia il 23 giugno. “Ringraziamo per l’invito, è stata un’utile occasione di dialogo – affermano i coordinatori del Comitato Vincenzo Bongiorno, Alessandro Ferrini e Riccardo Ragazzini – che ci ha dato l’occasione di farci presenti direttamente all’assessore regionale alla Mobilità e Infrastrutture, Andrea Corsini”. Tra le infrastrutture viarie presenti sul territorio, si è parlato anche della Strada Statale 67 appenninica.

Nel Prit 2025, il Piano regionale integrato dei trasporti, il documento di programmazione strategica delle infrastrutture elaborato dalla Regione, la Strada Statale 67 non è contemplata tra le priorità. “Questo purtroppo lo si sapeva – commentano Bongiorno, Ferrini e Ragazzini – ma apprezziamo la disponibilità al confronto dell’assessore Corsini, che ha illustrato la necessità che i Comuni del territorio si facciano presenti alla Provincia per poi arrivare a rappresentare in Regione delle esigenze. Come Comitato tenteremo di collaborare a questo, ma non possiamo sostituirci all’iniziativa che i Comuni del territorio devono prendere, affinché avvenga un approfondimento reale, fotografando le situazioni e definendo i tipi di interventi che potrebbero essere adottati sul tratto appenninico della SS67: Messa in sicurezza? Adeguamenti in sede? Varianti? Ci auguriamo che in questa partita i Comuni della Vallata del Montone non siano lasciati soli, ma possano ricevere l’appoggio anche del capoluogo Forlì, il cui Consiglio Comunale all’unanimità già si è espresso a favore della necessità di ammodernare la SS67 appenninica”.

I coordinatori del Comitato aggiungono: “Questo lavoro è fondamentale anche per andare poi a confrontarsi con Anas”. E concludono: “Come Comitato abbiamo ottenuto l’importante risultato di far tornare a parlare la politica delle condizioni della SS67 appenninica. Continueremo a fare in modo che tale argomento non venga dimenticato. Ora occorre avviare quell’iter, che sarà lungo e difficile, di confronto istituzionale che deve essere richiesto dai Comuni e a cui noi siamo sempre disponibili ad essere di supporto”.