Molea (Aics): “Sbagliata la stretta sullo sport, così siamo al collasso”

“Lo sport è essenziale, per salute ed economia: non può essere considerato un’attività non essenziale, chiuderlo è errato. Così rischiamo solo il collasso”. Così Bruno Molea, presidente dell’Associazione Italiana Cultura Sport (Aics), tra i primi enti di promozione sportiva del Paese, commenta la nuova stretta sullo sport prevista dal Dpcm del 24 ottobre.
“Lo dimostriamo con i fatti da sempre – rimarca il presidente di Aics – perché lo sport è educazione per i più piccoli, socialità, prevenzione medica, risparmio della spesa sanitaria, benessere. Ma è anche economia, posti di lavoro, produttività: siamo insomma sia un’agenzia educativa al pari della scuola, sia un’attività produttiva al pari di tante altre, quindi davvero non si capisce il perché di questo nuovo fermo. Semmai sarebbe stato opportuno intensificare i controlli, quelli sì: i nostri protocolli, come quelli di tanti altri soggetti sportivi sono rigidi e non lasciano nulla al caso. Lo dimostra il fatto che ai campionati nazionali Aics degli ultimi mesi, nonostante l’alta affluenza, non si sia registrato un solo caso di contagio. Si lasci modo alle attività sportive, inserite in contesti e protocolli codificati, di proseguire nelle proprie attività e si sostenga dal punto di vista economico il mondo dello sport di base che, con un altro lockdown, rischia di non riaprire mai più”.