Via Romea Germanica, manutenzione dei sentieri in attesa della ripartenza

La Via Romea Germanica si prepara alla ripartenza con manutenzione di sentieri, ricognizioni individuali nell’ambito delle singole Regioni, studio ed attesa per le disposizioni di carattere sanitario che dovranno riguardare in particolare i posti tappa e gli alloggi. È vero che dal 4 maggio siamo tutti più liberi e possiamo svolgere attività motoria in forma individuale e nel territorio regionale, ma il pellegrino, per eccellenza, è uno che attraversa i confini, regionali e nazionali. Il pellegrino non può fermarsi al confine, sarebbe un “confinato”. Le richieste di “credenziali” anche dall’estero non si sono fermate neppure in questo periodo, con qualche pellegrino tedesco che spera di poter realizzare il suo cammino partendo alla fine del mese di maggio.

“Pilgrim Crossing Boarders” (Pellegrini che attraversano i confini) è stato il titolo della iniziativa di qualche anno fa, con pellegrini di diversi paesi in cammino da Nordheim (in Norvegia) a Roma nel segno della amicizia tra popoli e religioni. È questo il senso profondo della Via Romea Germanica, che unisce il valore fisico e psicologico del camminare e del recuperare spazi di lentezza alla riflessione interiore, alla osservazione e contemplazione del mondo che ci circonda, al benessere. Fino a che non sarà possibile valicare il Passo Serra, al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ma in territori del medesimo Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, e fino a che non sarà possibile superare i confini nazionali, di ripresa dei pellegrinaggi non si può parlare.

Intanto però si scaldano i motori e ci si prepara, in qualche modo ci si “rimette in cammino”, perché il cammino non è solo un esercizio fisico, è uno stato dell’animo, è un perenne ripartire, è una lenta continua ricerca, è assaporare il tempo, i luoghi, le persone, senza confini. Ci si prepara, con scampoli di sentieri e con la manutenzione, a cui  recentemente si è dedicato lungo il Ronco e lungo le vallate del Bidente e del Savio fino a Bagno di Romagna un gruppo di amici tra i quali Flavio Foietta, presidente dell’associazione Europea delle Vie Romee Germaniche. Il lavoro impegnativo per portare l’Eavrg al riconoscimento come rotta culturale europea dal Consiglio d’Europa, condotto insieme alla presidente dell’associazione italiana Via Romea Germanica Liviana Zanetti, non può frenare la voglia di aria aperta e di cammino, soprattutto dopo settimane di quarantena. Si resta in attesa del “via libera” definitivo per superare i confini e delle disposizioni per i punti di alloggio.

In Spagna già dall’8 maggio sono state pubblicate raccomandazioni sanitarie per gli “alberghi” del Cammino di Santiago. Distanze di sicurezza, igienizzazione, soluzioni idroalcoliche, mascherine, prenotazioni, pagamenti non in contanti, informazioni solo telefoniche; le raccomandazioni sono numerose. Cosa succederà per i piccoli agriturismi, bed&breakfast o per gli ostelli che tradizionalmente ospitano i pellegrini? Dopo questa pandemia la voglia di andare in pellegrinaggio a Roma crescerà, anche per andare a riempire fisicamente quella piazza San Pietro che abbiamo visto così drammaticamente deserta durante le celebrazioni di questi mesi.