Liquidità e sospensione mutui: gli interventi de La BCC

Sono 1.500 le richieste di prestito pervenute; il Direttore Generale Gianluca Ceroni: “Ho fiducia nel rilancio”

Gianluca Ceroni, Direttore Generale de
La BCC ravennate forlivese e imolese

Con la “Fase Due” alle porte, e il relativo allentamento delle restrizioni per il contenimento del covid-19, è inevitabile domandarsi quali sono gli effetti del lockdown con cui il sistema economico locale sta già facendo i conti.

Calo di fatturato delle imprese, sospensione dei mutui, anticipi di cassa integrazione e richieste di liquidità: di questi temi offre una panoramica Gianluca Ceroni, Direttore Generale de La BCC ravennate forlivese e imolese, Banca di Credito Cooperativo che copre cinque aree territoriali (Imola, Lugo, Faenza, Ravenna e Forlì) con 64 filiali diffuse sul territorio.

Come avete riorganizzato i vostri servizi?
Oltre a tutelare la salute di colleghi, soci e clienti tramite l’ingresso contingentato nelle nostre filiali con appuntamento preventivo, abbiamo offerto la possibilità di operare via telefono e posta elettronica non certificata, per ridurre la presenza fisica e semplificare le procedure.

Qual è stata la prima iniziativa messa in campo per tamponare gli effetti del covid-19?
In aggiunta a quanto previsto dal Decreto “Cura Italia”, abbiamo esteso a tutti i titolari di mutuo la sospensione delle rate fino a 12 mesi. Abbiamo già ricevuto oltre 5mila richieste, con rate bloccate per 65 milioni di euro complessivi che non usciranno dalle tasche di privati e imprese. Le richieste provengono per il 35% dalle nostre imprese clienti: molti settori – come le piccole imprese artigiane e le attività commerciali – hanno visto i loro flussi azzerati e guardano con timore alla “Fase Due”.

In quanti hanno richiesto l’anticipo della cassa integrazione?
Ci siamo resi disponibili, aderendo al protocollo con ABI, parti sociali e Ministero del Lavoro, ad anticipare ai dipendenti in cassa integrazione due mensilità, pari a 1.400 euro erogati in modalità veloce. La buona notizia è che il nostro territorio ha dato prova di coesione sociale: ci sono pervenute circa 150 richieste, a riprova di come gli imprenditori (specialmente nelle piccole imprese) preferiscano fidelizzare il dipendente.

Cosa può dirci sui finanziamenti connessi al “Decreto Liquidità”?
Per l’erogazione automatica del prestito fino a 25mila euro alle imprese, garantito al 100% dal Fondo Centrale di Garanzia, contiamo 1.500 richieste. Questo ci dà una misura della difficoltà che l’imprenditoria locale si trova ad affrontare. Mi sento, però, di guardare al futuro con fiducia: oggi il fatturato di molte aziende è azzerato e la domanda di consumo è ai minimi, ma quest’ultima può riprendersi velocemente, a fronte di una capacità di offerta immutata. Ci aspettiamo un rilancio per il 2021, anche se alcuni settori risentiranno di conseguenze più gravi, come turismo, ristorazione e spettacolo.

Anche le tempistiche nell’erogazione della liquidità contano…
Per le domande di liquidità alle imprese, gli adempimenti burocratici richiedono al massimo tre quarti d’ora. Dato l’alto numero di richieste ricevute, i tempi di erogazione non potranno essere immediati, ma saranno comunque veloci. Abbiamo infatti una “task force” di colleghi che lavora a pieno ritmo da remoto a queste pratiche. Dei 560 addetti de La BCC, attualmente il 40% lavora in smart working, al momento della massima crisi sanitaria avevamo raggiunto una punta di oltre il 60%.

Laura Bertozzi