Coronavirus, le disposizioni del vescovo mons. Livio Corazza alla Diocesi

Pubblichiamo le disposizione del vescovo mons. Livio Corazza alla diocesi di Forlì-Bertinoro in merito alle attività di prevenzione dell’emergenza Coronavirus.

Facendo seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute, d’ intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, la nostra Diocesi, in accordo con il card. Zuppi, presidente della CEER e con gli altri Vescovi della Romagna, in tutte le attività di sua specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, in contatto con gli uffici preposti della Regione e della Prefettura, adotta le seguenti disposizioni:

1. Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in spazi ristretti e per lungo tempo. Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale.

2. Fino a nuova disposizione sono sospese le celebrazioni con grande afflusso di fedeli.

3. Si possono celebrare le messe feriali, tenendo conto delle indicazioni al numero 1.

4. Per i funerali, si dispone di limitarsi al rito delle esequie nella forma più breve, con la sola presenza in chiesa dei familiari.

5. Fino a nuova disposizione, nelle messe si sospenda lo scambio del segno di pace (che, del resto, non è obbligatorio) e si invitino esplicitamente i fedeli a ricevere la S. Comunione sulla mano e non in bocca.

6. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.

7. Le benedizioni pasquali sono sospese fino al 1° marzo.

8. Fino al 1° marzo incluso sono sospesi gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione.

9. Il Mercoledì delle Ceneri, 26 febbraio, sono sospese tutte le celebrazioni. In sostituzione di esse i fedeli sono invitati ad un momento di preghiera e digiuno in ogni famiglia: siamo tutti uniti in preghiera!

10. I Centri d’ascolto della Caritas diocesana e parrocchiali sono chiusi. Previo accordo telefonico possono essere fissati colloqui strettamente necessari in questa settimana.

11. Le mense e i dormitori diocesani funzioneranno secondo le modalità già indicate dal direttore Caritas a operatori e volontari.

La situazione è in continua evoluzione, pertanto ci si riserva di diramare nei prossimi giorni nuove disposizioni in particolare relativamente alle messe di domenica 1° marzo. Rinnovo l’invito a pregare, nelle case e in famiglia, con ancor maggiore intensità, in particolare per gli amma­lati, per il personale sanitario e per tutti coloro che si stanno adoperando per far fronte a questa emergenza sanitaria. La nostra preghiera salga ora incessante al Signore. Pregare è già sperare, il Signore non ci abbandona. Confidiamo nel suo amore e nella materna protezione della Madonna del Fuoco.

+Livio Corazza