Rocca San Casciano, il Ministero decide la chiusura del distaccamento del Polstrada

“La notizia della chiusura da parte del Ministero dell’Interno del distaccamento della Polstrada di Rocca è arrivata come un fulmine al ciel sereno”. Lo sostiene a caldo il vicesindaco di Rocca San Casciano Lucio Giorgini. Aggiunge il numero due dell’Amministrazione rocchigiana: “Non ci aspettavamo proprio questa decisione, anche perché l’anno scorso abbiamo firmato una convenzione con la Prefettura per concedere in comodato gratuito i locali comunali per la nuova caserma della Polstrada in via Corbari 6, attigua al Municipio, dove si trova anche un appartamento privato per il comandate. Per sistemare i locali, in precedenza occupati dai Vigili del fuoco, il Comune ha speso dei soldi. L’inaugurazione della caserma è avvenuta nel giugno scorso, poco più di sei mesi fa”. Conclude Giorgini: “Nei prossimi giorni faremo una riunione urgente per decidere il da farsi e chiedere a tutte le autorità e istituzioni competenti che il servizio resti sul territorio”.

Ma come è stata motivata la chiusura da parte del Ministero dell’Interno? Secondo il Piano nazionale di razionalizzazione della Polizia stradale, il distaccamento di Rocca San Casciano va chiuso per due motivi: “La viabilità non riveste più interesse strategico” in quel territorio; e le strade della zona di competenza sono poco trafficate ovvero la chiusura si basa “sulla oggettiva ridotta valenza operativa rispetto alla rete viaria in cui insistono i citati reparti”. Inoltre, gli agenti dei distaccamenti chiusi, sei in tutta Italia (3 in Piemonte, 2 in Emilia Romagna, Rocca e Lugo, e 1 in Sardegna) andranno a rinforzare reparti ritenuti più importanti, come il traffico autostradale. Ma i sindaci di Dovadola e Portico e San Benedetto, Francesco Tassinari e Maurizio Monti, e i rappresentanti delle istituzioni del territorio, fra cui l’assessore di Forlì Rosaria Tassinari, già sindaco di Rocca per dieci anni, appoggiano gli amministratori di Rocca, sostenendo che si tratta di una “scelta scellerata che non si può condividere, perché lascia sguarnita la sicurezza di un territorio, in particolare la strada statale 67 del Muraglione, frequentata nei weekend della bella stagione da migliaia di motociclisti e d’inverno soggetta a ghiaccio e neve, mettendo a dura prova automobilisti e camionisti, spesso soccorsi e aiutati dalla Polstrada del distaccamento di Rocca”.

Aggiunge Rosaria Tassinari: “Per dieci anni ho difeso la permanenza della Polstrada a Rocca, che svolge un servizio fondamentale per tutto il territorio forlivese”. E il sindaco di Dovadola osserva: “Nel mio paese non c’e neppure la caserma dei carabinieri”, che sono a Castrocaro. Anche il parlamentare forlivese Marco Di Maio si schiera a fianco degli amministratori locali: “La decisione di chiudere i distaccamenti di Polizia stradale negli assi viari lontani dalle grandi arterie di comunicazione è sbagliata”. Qualche spiraglio arriva dalla responsabile del comando della Polstrada provinciale Elena Natale, che commenta: “È tornata in circolazione la notizia della chiusura di sei distaccamenti, ma di definitivo non sappiamo ancora nulla”. Anche il sindacato provinciale della polizia stradale Siulp ha preso posizione a favore del fatto che la Polstrada resti a Rocca.

QUINTO CAPPELLI