Al via in due scuole di Forlì un progetto di riduzione del “food waste”

Ha ufficialmente preso il via il 2 dicembre, nell’ambito del progetto europeo “Life Effige”, il primo step del programma di educazione scolastica che consentirà di conoscere e calibrare il peso e l’entità degli scarti di cibo prodotti nei refettori scolastici del forlivese. A promuove l’iniziativa, con il patrocinio del Comune di Forlì, è la Camst, azienda tra le principali attive nella ristorazione per le scuole.

“Prima di tutto – spiega l’assessore alle politiche educative Paola Casara – vorrei ringraziare i vertici aziendali di Camst per aver scelto Forlì e le sue scuole nell’ambito di questo stimolante percorso, ma anche i dirigenti scolastici, gli uffici comunali e Formula Servizi che sarà coinvolta in prima persona nell’azione di pesatura giornaliera degli scarti di cibo”. Le scuole coinvolte in questo ambizioso e lungimirante progetto sono le primarie Matteotti e De Amicis, per un totale di 10 classi e una durata complessiva delle attività, in questa prima fase, di 5 settimane. Gli obiettivi che si pone il programma sono distribuiti in tre fasi e riguardano in particolare, per il primo stralcio, da dicembre a gennaio 2020, l’azione di monitoraggio basata sulla pesatura degli scarti di cibo, per conoscere in maniera precisa il quantitativo di surplus alimentare in un campione scelto di scuole.

A questa prima fase ne seguirà una seconda, da attuarsi nei mesi di febbraio e marzo 2020, incentrata sullo sviluppo di attività formative per sensibilizzare gli alunni sui principi dell’educazione alimentare e sulle cause dello spreco, con l’individuazione di buone pratiche per combattere il fenomeno. Seguirà una terza e ultima fase, da aprile a maggio 2020, durante la quale si ripeteranno le attività di pesatura degli avanzi, all’esito delle attività formative promosse nelle settimane precedenti. I dati raccolti verranno poi elaborati dal consulente tecnico Ecoinnovazione per arrivare alla definizione di un quadro strategico il più sostenibile possibile dal punto di vista alimentare.

“Il macro obiettivo – conclude Casara – è ambizioso ma perseguibile; vogliamo ridurre l’impatto del servizio di ristorazione scolastica nel nostro comprensorio, arrivando a contenere la quantità di food waste in refettorio. I nostri studenti devono capire che quando si parla di spreco alimentare, si parla anche di corretta educazione. Come Istituzione, possiamo dare il buon esempio partendo proprio dai più piccoli”. “Da azienda di ristorazione che produce oltre 130 milioni di pasti all’anno – aggiunge Francesco Malaguti, presidente di Camst – sentiamo una forte e naturale responsabilità nella lotta contro lo spreco alimentare. In particolare, abbiamo un occhio di riguardo per la ristorazione scolastica: garantire modelli sostenibili di consumo è un obiettivo importante da realizzare insieme alle nuove generazioni e alle istituzioni. Ringraziamo il Comune di Forlì per la disponibilità ad accompagnarci in questo percorso con il progetto europeo ‘ Effige’, certi che sarà una occasione per rafforzare l’impegno verso una maggiore sostenibilità dei nostri servizi”.